“Sulle liste d’attesa non possiamo vendere illusioni né fare gli illusionisti, con soluzioni benintenzionate ma impossibili da realizzare, e magari scansare l’appuntamento con provvedimenti di maggiore risolutezza e in grado di migliorare un po’ il sistema. A scriverlo il consigliere regionale Fabiano Amati.
"Tra questi provvedimenti c’è la decadenza dei DG delle Asl in caso di mancato rispetto della legge sulla sospensione delle prestazioni a pagamento quando hanno tempi disallineati rispetto alle prestazioni istituzionali.
"In pratica quello che è scritto nella mia proposta di legge ora all’attenzione dell’aula.
"Non ho partecipato oggi al voto sulla mozione relativa all’argomento, non perché non colga le buone intenzioni del collega proponente ma perché il rimedio proposto, ossia quello degli ambulatori aperti anche nella tarda serata, non era accompagnato da alcuna indicazione finanziaria - e senza soldi non si fa nulla - e in passato già sanzionato dalla Corte dei Conti come inefficace.
"Sulla questione mi ha stupito il parere favorevole dell’Assessore, concesso più per ragioni di convivenza politica che per condivisione del merito, tant’è che ne proponeva una modifica per disattivare gli effetti della richiesta e quindi non dare seguito all’atto d’indirizzo.
"L’argomento delle liste d’attesa in sanità va affrontato con senso di realismo e serietà, senza tatticismi politici, perché la posta in palio è il dolore delle persone malate in fila al Cup e per questo reso più lancinante.”