"Scrivi dell’assessore e risponde il Sindaco: se serviva una prova delle (in)capacità e della (in)competenza dell’assessore Ricatti, Cannito ce l’ha offerta in modo evidente. Cannito si rivolge a me, perché sono capogruppo del PD in consiglio comunale, e mi accusa di sollevare polveroni inutili. Nel nostro comunicato, in realtà, era solo riportato fedelmente quanto accaduto a proposito della rinuncia al finanziamento per la riqualificazione della darsena dei pescatori." A dichiararlo Rosa Cascella, capogruppo PD.

"Un tema di cui avevamo già scritto, quando per ritardi incomprensibili e ingiustificabili, il Comune rischiava di perdere del tutto il finanziamento ottenuto. Eravamo stati noi, allora, a suggerire la rinuncia a questa tranche di finanziamenti per riproporre la candidatura di Barletta alla prossima scadenza utile. Come poi effettivamente è avvenuto. Avevamo, cioè, proposto una soluzione, per il bene della città, a un danno causato dall’assessore Ricatti.

Assessore che, a quanto pare, oltre che disattenta, approssimativa nella azione amministrativa, è anche muta quando si tratta di dibattere sulla carta stampata. E lascia, lei donna, che sia il Sindaco, uomo, a parlare per lei (tecnicamente ciò si definisce “mansplaining”, ed è atto machista e maschilista). Cannito dimentica, o fa finta di dimenticare, nella sua risposta piccata nei miei riguardi, l’altro bando, in cui Barletta risulta di nuovo vincitrice e poi rinunciataria: il finanziamento per la costituzione di un Hub sociale.

"Poiché i fatti - conclude - e le carte, sono dalla mia parte, sfido il Sindaco a confrontarci in un evento e/o una sede pubblica sulla questione dei bandi e dei finanziamenti persi. Se vuole, se lo ritiene necessario, almeno in questa occasione potrebbe partecipare anche la sua fidata assessore Lucia Ricatti. Attendo fiduciosa una risposta all’invito."