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Politica
martedė, 3  luglio 2018



10:37:00
Damato e Dimonte: 'Cannito decide da solo, serve condivisione'
I due consiglieri di Iniziativa Democratica non aderiscono alla giunta Cannito



In una stagione politica in cui l'equivoco dell'uomo solo al comando trasfigura persino i principi costituzionali più preziosi, si rischia di scivolare nella stessa specie di psicodramma, ma stavolta di formato urbano; anche nel Comune di Barletta. Abbiamo da una manciata di giorni alle spalle un risultato elettorale che ha premiato, secondo le regole vigenti nel nostro ordinamento, un sindaco ed una coalizione che, attraverso alleanze
trasparenti intrecciate con forze politiche insediate nel tessuto sociale cittadino, hanno evidentemente acquisito un'apertura di credito da parte della cittadinanza.

Si è trattato, dunque, di un patto alla luce del sole, stretto da una coalizione di cui si è fatto garante il candidato sindaco, sulla base di programmi e di solidarietà politiche: non di un incontro casuale e fuggevole sul pianerottolo di casa. In base a quel patto, pertanto, le forze politiche alleate assumono il dovere della responsabilità nei confronti della cittadinanza garantendo l'equilibrio di un'assetto di governo della città.

Questa condotta, lineare e corretta, perché limpida nel suo svolgersi, parrebbe, stando alle informazioni che si attingono dai media, essere messa in forse da possibili scelte in via di assunzione (o già adottate) dal sindaco nell';esercizio di prerogative solipsistiche e non collegiali. Si legge, infatti, di scelte compiute in ossequio ad intese sottoscritte in chiave privatistica con singole personalità fuori dal patto elettorale con cui si è svolta la campagna elettorale, scelte che pregiudicherebbero il necessario equilibrio tra le forze politiche che si sono assunte a viso aperto la responsabilità di fronte alla città e che hanno portato il sindaco alla vittoria.

Crediamo sia necessario rammentare che la nuova amministrazione potrà partire solo a condizione di trovare il necessario equilibrio tra competenze e rappresentatività: in questo senso avevamo manifestato la nostra disponibilità persino all'ipotesi di una giunta tecnica, che riuscisse dunque a far combaciare le necessarie competenze con le posizioni assessorili, in coerenza con gli obiettivi posti dal programma della nuova amministrazione. In tutta evidenza sarebbe più difficile partire dai nomi, come autorevoli media hanno fatto circolare negli ultimi giorni, per poi cercare le competenze assessorili.

Naturalmente saremmo ben lieti di prendere atto che ciò di cui si è letto è solo il prodotto di elucubrazioni giornalistiche e che l'alleanza che ha portato al risultato, è salda e si muove all'interno di una condivisione e di una solidarietà: se così non fosse ci troveremmo da subito di fronte ad una difficoltà. E Barletta non ha certamente bisogno di questo. 


Francesco Zagaria



MINO-CANNITO antonello-damato giunta luigi-dimonte assessorati







Cosimo Cannito ufficializza la sua Giunta

Attivazione del PED/PID nel porto di Barletta