Politica
venerdė, 7 giugno 2024
14:24:00
Elezioni 2024, guida al voto per europee e amministrative
Il servizio di Amica9 TV
Ancora poche ore di campagna elettorale per le elezioni europee e amministrative 2024 poi dalla mezzanotte scatterà il silenzio elettorale. Si voterà domani sabato 8 giugno a partire dalle ore 15 alle 23 e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. Tutti i cittadini italiani sono quindi chiamati alle urne: per votare sarà necessario recarsi al seggio presso il quale si è iscritti con la scheda elettorale - qualora non la si possieda, bisogna chiederla al proprio comune di residenza - e un documento di identità valido. Per quanto riguarda le elezioni europee, come prescritto dalle norme, il sistema di voto è proporzionale per tutti gli Stati membri. I partiti, dunque, prenderanno un numero di seggi in modo proporzionale al numero di voti ricevuti. Per esprimere il proprio voto sarà necessario anche solo barrare un partito tra quelli in campo. Tra i vari Paesi, però, esistono differenze: in alcuni, come l'Italia, sono previste le preferenze: gli elettori potranno segnare fino a un massimo di tre nomi nella stessa lista, purché i candidati scelti siano di sesso diverso. Nel nostro Paese, per accedere alla ripartizione dei seggi le liste devono raggiungere il 4% dei voti su base nazionale. Fino a quando non saranno chiuse le urne nell'ultimo Paese dell'Ue dove si vota, gli Stati membri non potranno pubblicare i risultati delle elezioni nei rispettivi Paesi. E saranno proprio gli elettori italiani gli ultimi a votare domenica 9 giugno: le urne chiuderanno alle 23. Stessi orari e giorni chiaramente per i comuni chiamati al voto per le elezioni amministrative. Nella Bat c’è Trinitapoli, i più importanti in Puglia sono Bari e Lecce. Per quanto riguarda il comune della sesta provincia pugliese, ci sarà solo il primo e unico turno di votazioni e vincerà chi avrà ottenuto la maggioranza dei voti. Per i Comuni compresi tra 5mila e 15mila, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza e non è possibile il voto disgiunto. Per quanto riguarda invece i due capoluoghi, se uno dei candidati in campo non supererà il 50%, a decidere, sarà il turno di ballottaggio tra i due candidati sindaci che avranno avuto più voti.
Giuseppe Schiavone
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