domenica 8 settembre 2024




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giovedė, 18  luglio 2024



21:42:00
Andria: "Il Consiglio Comunale non ha più i numeri"
La nota di Fracchiolla, Fisfola, Del Giudice e Marmo



“Il Consiglio Comunale del 16 cm si è sciolto per mancanza di numero legale, con la conseguenza che il Piano urbano di mobilità sociale (PUMS) non è stato approvato.

Non che i numeri siano mai stati il punto di forza di questa amministrazione divisa e divisiva, ma in calcio d'angolo, tra richiami all'ordine e stampelle di qualcuno delle opposizioni, quasi sempre, la polvere veniva nascosta sotto il tappeto. Non sono, tuttavia, bastati, questa volta, nè il fermento dei consiglieri di maggioranza presenti, tutti intenti con i cellulari alla mano, a trovare qualcuno, tra i numerosi assenti, che si precipitasse e nè gli accordi, già evidentemente venuti meno, fatti con i cinque stelle, due dei quali, a causa di un improvviso "imprevisto", si sono visti costretti ad abbandonare per primi l'aula. Il tutto mentre, l'Assessore Colasuonno provava a relazione sulla proposta di delibera, rigorosamente leggendo la "sua" relazione, con il pathos che contraddistingue chi crede in ciò che dice e una chiarezza comprensibile ad un numero sempre più esiguo di uditori.

Mancando i numeri necessari per la votazione del provvedimento sul PUMS, il Consiglio è stato sospeso per 15 minuti, come da Regolamento, al termine dei quali, solo i consiglieri di centro destra hanno risposto all’appello, per proseguire il Consiglio con i successivi punti all’ordine del giorno. Di contro, la maggioranza, troppo impegnata in una animata riunione, che pare abbia visto la prosecuzione di litigi e rivendicazioni tra i consiglieri del Pd già iniziati in aula e il sindaco Bruno in difficoltà nel contenimento del proprio nervosismo per l’assenza di una coalizione in suo supporto (parenti a parte), non è nemmeno rientrata in aula, facendo sciogliere anticipatamente il Consiglio!

Il Sindaco Bruno, sempre più visibilmente provato dal mancato appoggio di quelli che dovrebbero essere i suoi sostenitori, non regge tensione e confronto e non riesce a sbrogliare la matassa del "rimpasto", annunciato pubblicamente ai microfoni delle tv locali oltre un anno fa, ma ad oggi ancora non effettuato.

Si naviga a vista, dove le
richieste di posti al sole sono tante e chi già lo ha non intende rinunciarci per far spazio a chi batte i piedi e i pugni sul tavolo. Senza dimenticare le numerose risorse (davvero tante benché non gestite) di cui, oramai, questa amministrazione gode, grazie alla rimodulazione del piano di rientro, voluta dal centro destra, mentre sempre il Sindaco dichiarava, ancora una volta pubblicamente, poco prima del suo insediamento, che la prima cosa che il sindaco neo eletto avrebbe dovuto fare sarebbe stata quella di “dichiarare il dissesto", ignorando le conseguenze nefaste che tale scelta avrebbe comportato per questa città.

Il resto è una triste storia“

Donatella Fracchiolla e Marcello Fisfola (Forza Italia)
Luigi Del Giudice e Nino Marmo (Movimento Pugliese)


Redazione










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