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lunedė, 23  settembre 2024



14:25:00
Il Pd: “Da Cilli nessuna scusa, una persona inadeguata a ricoprire il ruolo di assessore alla cultura”.
La nota del gruppo consiliare



“L’assessore Cilli ha più volte ribadito di non doversi scusare con nessuno, ciò che afferma il sindaco in sua difesa non corrisponde a verità. Ancora una volta ci troviamo davanti ad un’amministrazione brava più nel difendere l’indifendibile che a governare”. Così la capogruppo Pd Rosa Cascella e i consiglieri Lisia Dipaola, Giuseppe Paolillo, Santa Scommegna, Adelaide e Massimo Spinazzola. 

“La risposta del sindaco alla nostra richiesta di revoca - affermano i dem - denota tutto il suo pressapochismo. Viene sminuita quella
che è una grave offesa alla professionalità dei nostri operatori culturali derubricandola a “frase che è andata oltre il reale pensiero dell’assessore”. Un modo goffo per nascondere una evidente inadeguatezza, la stessa di Cilli e dell’amministrazione”.

“L'idea di cultura dell’assessore Cilli - proseguono i consiglieri- insegue lustrini, social e influencer. L'idea di cultura dell’assessore Cilli non risponde alle reali esigenze delle tante anime associative della città e non coglie il valore sociale ed educativo che le attività culturali possono avere, ad esempio nell’arginare i fenomeni di degrado giovanile o nel promuovere in modo sano il territorio grazie al lavoro di chi lo vive quotidianamente. Le altre città del territorio sono ricche di festival e appuntamenti culturali di prestigio. A Barletta si organizzano unicamente concerti estivi accessibili solo a chi può permettersi i costosi biglietti d'ingresso. Poi il deserto più totale”.

“Cilli è inadeguato politicamente come la sua stessa maggioranza, incapace di governare, ma che puntualmente viene pagato ogni mese e rimborsato per le sue missioni e trasferte con i soldi dei barlettani. Senza numeri da inizio consiliatura questa amministrazione é intenta solo a fare della città una semplice vetrina per far girare “affari” e  “scambi” che di culturale hanno ben poco.

“Con il “no” alla nostra legittima richiesta arrivato sminuendo l’accaduto e con deboli scuse di circostanza, il sindaco Cannito ha nuovamente mostrato la sua mancanza di dignità politica e di essere sotto ricatto politico. Barletta e i barlettani - concludono i dem - non meritano di vivere in una città ormai abbandonata a se stessa”.


Redazione










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