Un consiglio comunale che si è perso in fiumi di parole, non per scomodare la famosa coppia che anche quest’anno Sanremo lo guarda dal divano, ma per rimarcare un concetto antico ma sempre nuovo: in 17 si è troppo pochi. Già, perché le assenze della maggioranza, che in realtà non erano poi tante, hanno portato all’approvazione di soli tre punti all’ordine del giorno su 14. Cannito, comprendendo l’andazzo, aveva chiesto l’anticipazione della discussione del Documento Unico di Programmazione, proposta bocciata, solo 16 i favorevoli. Qualcosa di buono, forse, emerge dalla massima assise: sia per il punto sui dehors che sul DUP, si è deciso di attendere istanze e osservazioni dei consiglieri comunali: ergo, i punti sono stati rinviati, ma almeno per una buona ragione che forse poteva essere compiuta prima. Continua però il braccio di ferro legittimo con una parte di Forza Italia che si è limitata all’approvazione di delibere importanti come quelli riguardanti il diritto allo studio e buoni educativi, rafforzamento del trasporto pubblico urbano nelle zone artigianali di Via Trani e Via Foggia, e l'incarico per la risoluzione della questione riguardante la mappatura e il censimento dei terreni demaniali nella zona degli arenili dell'Ofanto, nonché le uniche tre delibere approvate anche con i voti delle opposizioni. Toni invece più inalberati per il sindaco Cannito sul punto numero 13, quello riguardante una variazione di bilancio un rimpinguamento complessivo di 482 mila euro per poter affrontare le crescenti spese per lo smaltimento dei rifiuti biodegradabili e indifferenziati (di cui 250 mila per il conferimento dei rifiuti biodegradabili ed 230mila per il conferimento dei rifiuti indifferenziati) al fine di garantire la copertura di tali spese per i mesi di novembre e dicembre. Di qui un dibattito che è durato all’incirca un’ora e mezza che ha visto il primo cittadino scatenare la sua ira verso la Regione Puglia e l’Ager.
Con voli pindarici anche giusti, alla fine della fiera, la delibera non è stata approvata e dovrà esserlo entro il 31 dicembre 2024 per evitare che essa diventi un debito fuori bilancio, quindi, con ogni probabilità, la proposta numero 309 tornerà in aula il 30 dicembre prossimo, giorno dell’ultimo consiglio comunale del 2024, un anno che, di sedute della massima assise con fiumi di parole, ne ha visti tanti.