Sono sempre stata convinta che tutto ciò che accade abbia la sua colonna sonora, mi sono chiesta quale fosse quella da usare per quanto successo il 12 marzo nel consiglio comunale di Barletta.
Improvvisamente mentre guardavo le immagini trasmesse ecco la risposta!
Una vecchio ma bellissimo brano di Mina “ L’importante è finire “ bisognava solo sostituire la parola finire con sedere.
Perché è esattamente questo il percorso mentale e politico del Sindaco Cannito e dei suoi sodali.
Sedersi su quella sedia di sindaco e assessori , incamerare quello stipendio che in un solo mese vale molti mesi di quello di un operaio che vive molte ore in fabbrica o in ufficio.
Il bene della città e dei suoi abitanti? Un fatto secondario.
L’importante è “ sedersi “
Non c’è nessuna affinità tra le deleghe acquisite e il vissuto degli assessori?
L’importante è “sedersi “
Ci sono fratelli e sorelle che si danno il cambio? Amici e conoscenti dei consiglieri comunali?
L’importante è “ sedersi “
Ci sono dei mal di pancia nella maggioranza di chi è rimasto senza sedia tanto da far mancare ancora una volta il numero per approvare le delibere?
L’importante è “ sedersi “
Alcune di quelle delibere passano solo con i voti dell’opposizione?
L’importante è “ sedersi “
Per concludere, mi permetto di riprendere lo slogan della campagna elettorale del sindaco – Barletta Libera-.  Ecco penso che sia giunto il momento di liberare la nostra città da codesti personaggi per cui L’importante è “ sedersi “
Il dramma è che di fronte a tale scempio delle istituzioni la città sembra pensare ad altro, come se quanto accade sia ineluttabile.
Grazia Desario
Dirigente Sinistra Italiana