Si mobilita anche l'ASSINPRO, l'Associazione Industriali della Sesta Provincia Pugliese, a seguito dei disagi dettati dall'avvio dei lavori per la soppressione dei passaggi a livello di via Andria e di via Vittorio Veneto.
“Per noi, lavorare in queste condizioni, sta diventando una vera e propria impresa. Abbiamo accolto di buon grado la partenza dei lavori, dopo anni di attese ma non possiamo assolutamente condividere quanto sta accadendo a causa di un mancato e propedeutico percorso 'partecipato' che accompagnasse cittadini, residenti, imprenditori e lavoratori ad una rivoluzione improvvisa della viabilità, della vita e della vivibilità delle aree, oggi, interessate dagli interventi”.
“Il nostro non vuole essere un intervento polemico ma vuole scuotere l'opinione pubblica ed, in particolar modo, l'Amministrazione Comunale in carica, ad individuare soluzioni alternative ad una situazione inaccettabile in considerazione dei lunghi tempi previsti per l'ultimazione delle suddette opere, così come ci insegna il passato e la burocrazia tipica del nostro Paese”.
“In qualità di Associazione di Categoria, fortemente radicata nell'imprenditoria barlettana, ci facciamo oggi portavoce delle difficoltà dei nostri industriali, imprenditori e lavoratori operanti nelle zone industriali/artigianali di via Trani, via Andria e via Callano. Per i nostri associati e non, per i nostri dipendenti è diventato, difatti, sempre più difficile raggiungere le proprie aziende, il proprio posto di lavoro. Non bastano le sole via Trani e via Scuro a far defluire il traffico. Qui assistiamo ogni giorno a lunghe code ed al pericolo di incidenti anche virtù della massiccia presenza sulle stesse vie di mezzi pesanti.
“Recenti dati derivanti dalle attività di Monitoraggio del Traffico Urbano relativi al Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS), inoltre, parlavano, nel tratto in questione, di una media giornaliera complessiva di 8342 veicoli in entrata e di 9283 in uscita, con un numero di veicoli pesanti di 813 in entrata e di 634 in uscita”. Numeri adesso sicuramente in crescita e che, tra l'altro, incidono fortemente sull'inquinamento ambientale da traffico veicolare e quindi sulla salute dei barlettani”.
“Comprendiamo bene che oggi, a cantiere aperto, è difficile cercare nuove soluzioni ma così per i prossimi tre, quattro, cinque anni, non è possibile andare avanti. Chiediamo, quindi, all'Amministrazione Comunale, non avendolo fatto in precedenza, di convocarci ben presto a Palazzo di Città, al fine di ascoltare le nostre istanze per cercare insieme di regolare una situazione purtroppo invivibile che penalizza le tante imprese che continuano a credere nelle proprie attività ed in una Barletta migliore. Non è mai troppo tardi!