Politica
mercoledė, 12 giugno 2019
18:25:00
Zona Industriale, prosegue il monitoraggio ambientale
A sollecitare la Commissione sul tema il consigliere regionale Filippo Caracciolo
L’aggiornamento e lo stato di attuazione dell’attività di monitoraggio ambientale dell’area industriale di Barletta al centro delle audizioni della V commissione consiliare presieduta da Mauro Vizzino. Alla seduta sono intervenuti i rappresentanti degli enti sottoscrittori del protocollo di intesa siglato da Regione Puglia, Provincia Bat, Comune di Barletta, Arpa Puglia, Cnr-Irsa e Asl Bat.
A sollecitare l’incontro, il consigliere Filippo Caracciolo, che ha ricordato come l’obiettivo del progetto di indagine ambientale fosse di “individuare le cause di inquinamento e i responsabili, informare i cittadini sullo stato di salute ambientale dell’area industriale di Barletta con dati scientifici attendibili, credibili e certificati da fonti qualificate”. Le attività, finanziate dalla Regione attraverso un fondo di 600mila euro, hanno consentito di mettere in campo gli interventi previsti: a partire dal progetto pilota Ambiente e salute realizzato dalla Asl Bat che ha impiegato parte delle risorse per la redazione del Registro tumori e avvierà un progetto all’avanguardia per il bio-monitoraggio delle unghie da effettuare sulla popolazione infantile che frequenta le scuole situate nei pressi delle zone interessate per rilevare la presenza di metalli pesanti.
Fondamentale la collaborazione tra gli enti: il Comune di Barletta ha svolto il coordinamento di carattere operativo, sostenendo l’Arpa nell’individuazione dei siti per la localizzazione delle centraline per il monitoraggio e che ad aprile ha appaltato i lavori per la realizzazione, entro giugno, di ulteriori 19 piezometri, che si aggiungeranno ai 22 già presenti. Agli uffici comunali dell’assessorato all’ambiente è stata inoltre affidata la definizione del modello concettuale definitivo che potrà essere conclusa a fine anno: gli esiti dei campionamenti dovrebbero essere disponibili entro la fine dell’estate e serviranno per la definizione qualitativa del suolo.
Come ricordato dal dirigente regionale della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifiche, l’obiettivo del protocollo è stato quello di attuare una campagna di monitoraggio integrato ambientale su acqua, suolo e sottosuolo per rilevare eventuali correlazioni tra le attività produttive e la presenza in falda di inquinanti tra cui cromo esavalente, solfati, nitrati e nitriti.
Braccio operativo del progetto il dipartimento barese dell’Arpa che estenderà il raggio delle attività di controllo di ulteriori 7 chilometri nella zona industriale: un lavoro importante che, come ricordato dal direttore generale dell’ente, è stato riconosciuto anche dalla sentenza del Consiglio di stato che di recente ha disposto l’obbligo di bonifica per Timac.
Anche il CNR, che ha sperimentato studi che affiancano la tecnologia biomolecolare all’analisi chimica e consentono di mettere in relazione sostanze inquinanti con i processi produttivi, si è detta soddisfatta dei risultati positivi ed è in attesa di poter svolgere analisi sulle acque interne agli stabilimenti.
Tutti i soggetti coinvolti hanno confermato la necessità di implementare le attività e vista la disponibilità di ulteriori fondi, di prevedere nuovi studi relativi alle microplastiche – come suggerito dal CNR – o di prevedere la sperimentazione su scala pilota di tecnologie di bonifica della falda.
All’ordine del giorno della Commissione, inoltre, l’attivazione del Dipartimento Arpa Bat. Come annunciato dal Comune di Barletta, ieri è stata siglata la concessione in comodato d’uso gratuito per 6 anni di un immobile destinato a diventare sede della sezione provinciale dell’ente regionale. Per diventare operativa però, sarà necessario dotarla di personale specializzato che l’Arpa spera di poter reclutare con il sostegno della Regione.
Redazione