«I cittadini di Barletta torneranno a guardare quell’orizzonte che i nostri genitori e nonni tanto amavano. Un orizzonte con il trabucco sul mare: patrimonio da tempo dimenticato e oggetto spesso di atti vandalici. Un antico strumento di pesca simbolo della nostra identità marinara». Lo dichiara il consigliere regionale e comunale Ruggiero Mennea durante la consegna ufficiale dei lavori per il recupero dell’ultimo Trabucco sul braccio di Levante.
«Nel 2014, la Regione Puglia, con un disegno di legge finalizzato alla loro tutela, definiva i trabucchi come testimonianze paesaggistiche culturali da salvaguardare. Attraverso una legge regionale fu data, infatti, l’opportunità ai comuni costieri di presentare delle istanze per poter accedere a finanziamenti. Anche il Comune di Barletta fece altrettanto grazie alla solerzia dell’allora assessore Giuseppe Gammarota. In Puglia, i trabucchi hanno dato sostegno a moltissime famiglie, le quali traevano beneficio dalla pesca ingegnosa che la struttura permetteva di attuare. Ai manufatti del Gargano, si aggiungevano i cinque trabucchi di Barletta e l’ultimo rimasto è proprio quello che oggi abbiamo riconsegnato alla città. La prima concessione rilasciata dalla capitaneria di porto per il trabucco di Levante risale al 1892, e fu accordata a un cittadino tranese che chiedeva la realizzazione di un mezzo per la pesca. Oggi era presente la famiglia Ricatti, sua discendente. Dopo aver concluso l’iter che porterà alla ricostruzione del trabucco di Barletta, è necessario organizzare una mostra nella quale esporre il progetto di recupero. Infine, realizzare un “Museo del mare” per consegnare definitamente questo simbolo ai nostri ragazzi. Per far ciò occorre individuare un modello di gestione che coinvolga le associazioni del territorio, al fine di preservare la struttura ed evitare nuovi atti vandalici. Finalmente un’altra bandiera è stata poggiata sul nostro mare».