Politica
venerdė, 1 dicembre 2017
13:12:00
Pulizia nelle scuole, la denuncia di Damiani
Problematiche dopo l'esternalizzazione del servizio a Barletta e nella BAT
A partire da gennaio del 2014 i servizi di pulizia ed ausiliariato di alcune scuole di Barletta e della provincia Bat, così come su tutto il territorio nazionale, sono svolti dal personale di una azienda aggiudicataria di una gara CONSIP, affidamento che doveva portare risparmio alle casse dello Stato e allo stesso tempo doveva stabilizzare i lavoratori che già svolgevano tali mansioni da oltre un ventennio.
Le somme destinate a questa gara derivano dall' accantonamento fatto sul personale della scuola: cioè non si assume una parte di bidelli per destinare tali somme all'azienda che assume invece il personale per le mansioni sopra descritte; tuttavia, a detta delle aziende, le somme stanziate non sono sufficienti a mantenere tutto il personale assorbito. Il governo Renzi destinò delle somme al progetto “Scuole Belle” (450 milioni di euro su tutto il territorio nazionale) per la pitturazione degli ambienti scolastici in quelle scuole che ne avrebbero fatto richiesta; lavoro che è stato svolto in maniera egregia da quegli stessi lavoratori che si sono improvvisati muratori e imbianchini. Peccato che il lavoro sia stato fatto anche in scuole dove erano necessari prima lavori strutturali (vedi scuola elementare Massimo D'Azeglio a Barletta). Il Governo allora si era tra l'altro impegnato nel frattempo a trovare una soluzione definitiva per i lavoratori coinvolti in questo appalto. E questo è solo il sunto di ciò che è accaduto.
A fine anno l' attuale gara di appalto avrà termine e il Miur sta preparando una nuova gara, non si sa con quali criteri. Ora, tornando al nostro territorio ed in particolare a Barletta, gli accantonati sono di gran lunga superiori ai lavoratori in organico: alle aziende quindi si paga per 41 possibili bidelli che possono essere a disposizione delle scuole per 12 mesi l'anno e si ha un servizio svolto dai 34 operai dell' azienda per 10 mesi l'anno con meno ore e con paga inferiore. Situazione simile si ha in tutta la provincia Bat.
Ora sta accadendo che le amministrazioni comunali di alcuni territori, come ad esempio il Comune di Palermo, hanno chiesto al Ministro dell' istruzione Fedeli di prevedere l'internalizzazione di questi lavoratori, cosa che se fatta sul nostro territorio porterebbe all'assunzione di altro personale, visto che il numero di lavoratori in questione è inferiore alla necessità delle scuole in cui prestano servizio. Credo che inoltrare una simile richiesta al Governo centrale, così come già fatto da altre Regioni, non costi nulla alle nostre amministrazioni del territorio, chiedendo il mantenimento di impegni già assunti in favore dei lavoratori.
Redazione
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