Si gioca ad isolare il Partito Democratico alle prossime Amministrative della Città di Barletta. A beneficiarne è il dott. Mino Cannito, socialista da sempre, che dopo aver rinunciato alle Primarie contro il dott. Sandro Scelzi (candidato PD), ha cominciato a fare sintesi attorno al suo nome. Dopo il voto delle Politiche del 4 marzo segnate dalla debacle del PD a livello nazionale e locale si è registrato un grande fermento politico, nonostante, il silenzio generale sul tema Amministrative.
Ieri sera, ad esempio, il PD ha provato a ricucire con il dott. Cannito ma lo stesso con un documento alla mano ha annunciato la volontà di proseguire il proprio cammino civico sostenuto da tre nuove liste: Area Popolare che fa riferimento all'assessore Marcello Lanotte, La Buona Politica (firmato Sabino Dicataldo) e la lista Lealtà e Progresso dell'assessore Michele Lasala.
A questi vanno aggiunti una lista del candidato sindaco Cannito, il Partito Socialista che assumerà un altro nome (Insieme per Barletta?), Progetto Barletta-Area Civica del consigliere Gennaro Calabrese ed un'altra lista civica dal nome Puglia Attiva. Sono alla finestra i Fittiani che seppur nel centrodestra gradiscono il progetto Cannito. E proprio dal centrodestra il Sen. Dario Damiani (Forza Italia) fa sapere di essere disponibile ad esplorare questa coalizione civica, non precludendone l'ingresso.
Cannito ha proposto al PD nella persona del segretario cittadino Nicola Defazio di accantonare il proprio simbolo di partito per entrare in coalizione ma il PD ha rifiutato. Cannito si è detto pronto a continuare la propria partita senza il PD anche in caso di candidatura a sindaco del consigliere regionale Filippo Caracciolo. Intanto, ciò che non si è riuscito a comprendere è se Scelzi resterà o meno il candidato sindaco PD. Addirittura, nelle passate ore, si è fatto un terzo nome, della società civile, un imprenditore. Notizia, totalmente, fasulla.
In casa democratica è tornato a parlare il consigliere regionale Ruggiero Mennea che lancia un'appello per riunire il centrosinistra sui programmi, rimarcando di essere a disposizione del partito in caso di richiesta di candidatura.
Certo è che il Partito Democratico, da sempre primo partito della città, allo stato è in grosse difficoltà. In coalizione sono rimaste solo due liste a sostegno: la lista Emiliano nella quale probabilmente confluirà la lista civica degli ex centrodestra Alfarano e Dicorato e la lista Iniziativa Democratica per Emiliano riconducibile all'area Pisicchio-Damato.
Questa sera, intanto, il segretario Defazio ha convocato un direttivo del Partito per decidere il da farsi. Tra gli invitati persino il presidente della Regione Michele Emiliano.