Politica
sabato, 3 luglio 2021
08:48:00
Crisi al Palazzo di città di Barletta: "Solo una guerriglia su nomi e ruoli"
Una nota a firma di Grazia Desario, Raffaella Porreca Salerno, Gennaro Rociola e Francesco Caputo
"Non la politica ma solo piccoli interessi privati stanno paralizzando l’azione amministrativa della città senza che si veda nessun “fil di fumo” chiarificatorio e risolutore. A scriverlo in una nota congiunta sono: Grazia Desario (Italia in Comune), Raffaella Porreca Salerno (Vivi Barletta), Gennaro Rociola (Italia Viva) e Francesco Caputo (Barletta Più).
"Una crisi che si trascina da tempo immemore in maniera più o meno strisciante e che è ormai conclamata con la riconsegna delle deleghe assessorili e la dichiarazione di appoggio esterno da parte di cinque consiglieri della variegata maggioranza.
Una maggioranza in realtà mai esistita nella sostanza ma solo nell’aggregazione di personaggi noti e ignoti che fin dal primo giorno si sono spartiti tutto quanto era possibile, con maggiore o minore successo, senza avere alcuna idea di governance, grazie a uno scellerato accordo per prendere il Palazzo. Ma chi quel Palazzo avrebbe dovuto gestire, si è dimostrato poco adatto a contenere i rigurgiti e i “mal di pancia” dei propri accoliti, che dire alleati sarebbe attribuire loro un ruolo che non meritano e che non hanno mai avuto.
Adesso sembra essere arrivato il momento della resa dei conti, con grossi irrisolti da fronteggiare, la Barsa ultimo nodo in ordine di tempo. E si palesa sempre più chiaramente una crisi che nulla ha a che vedere con la politica e con la sua dialettica, nulla con eventuali, normali disaccordi, con vedute diverse su come amministrare la città, ma solo una guerriglia su nomi e ruoli per la conquista di posizioni e di un’egemonia da spendere in vista di tornate elettorali future, in spregio a qualsiasi criterio di competenza e rappresentatività.
Per contro, non c’è un moderno Ulisse pronto a sconfiggere i “proci” che hanno fatto scempio della sacralità della dimora pubblica. Chi ha fallito politicamente lo ammetta, sia consequenziale e liberi la città".
Redazione