Uno stadio agibile, per allenarsi e poter giocare le partite, uno stadio che possa ospitare il futuro sportivo della città, calcistico e non solo, uno stadio sul quale società e politica tornino a dialogare e confrontarsi per capire a che punto si è e quanto ancora si dovrà aspettare prima che il “Puttilli” di Barletta torni utilizzabile.
Sono stati questi i temi al centro di un confronto avuto fra i vertici del Barletta Calcio, il presidente Mario Dimiccoli, il suo vice Walter Dileo e il presidente onorario Pino Pollidori e il candidato sindaco Cosimo Cannito.
“Questa è una situazione da prendere a cuore – è l’appello della dirigenza – e non solo per i tifosi ma per il valore dello sport, invece siamo in una situazione in cui di sicuro c’è solo l’incertezza”.
“Il calcio e lo sport in generale – ha detto Cannito – sono strumenti che favoriscono la socialità, che veicolano entusiasmo in una comunità e servono anche alla sua economia”.
“Al netto del rispetto dei ruoli e delle responsabilità – ha concluso il candidato sindaco – quelle del comune e quelle del Coni, c’è una cosa che l’amministrazione comunale deve fare, essere protagonista nella presa in carico di questa vicenda, attiva nel vigilare su tempi e modi degli interventi, calcisticamente fare pressing, interpretando la volontà e il legittimo desiderio di tifosi e cittadini”.