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mercoledė, 8 settembre 2021
08:41:00
Barletta 1922, in casa biancorossa un pari sbiadito
A centrocampo è evidente l'assenza di un centrocampista di qualità
Un pari con tanti rimpianti. Sì, proprio così. Per la squadra del tecnico Farina che cercava certezze, il primo match di Coppa Italia ha rappresentato la classica gara da bicchiere mezzo vuoto. Il risultato infatti, in considerazione della consistente mole di gioco espressa dai biancorossi sul sintetico del piccolo campetto del “Di Liddo” di Bisceglie, non può che lasciare l’amaro in bocca.
Il nostro Barletta ha evidenziato le sue principali lacune proprio in avanti dove uno sciupone Lavopa ha sbagliato diverse palle gol con le quali si sarebbe potuto chiudere in anticipo incontro e qualificazione in favore dei biancorossi. E invece è arrivato questo 1-1, un risultato sbiadito e un Barletta che, specialmente nel secondo tempo, è sembrato una squadra scarica, con scarsa lucidità, dai ritmi blandi specialmente a centrocampo. La difesa, infine, proprio sul gol biscegliese del pareggio ha accusato una dormita generale. Non si possono prendere certi gol, anche se le attenuanti ci sono tutte: in questo momento la squadra biancorossa sta svolgendo un’intensa preparazione atletica condotta dallo staff tecnico insomma e fa fatica a smaltire i carichi di lavoro imposti al fine di arrivare pronti per l’inizio di campionato.
Quali altre indicazioni ci ha fornito, quindi, la gara in Coppa Italia contro l’U.C. Bisceglie? L’esordio dei biancorossi ci dice che per fare un campionato da protagonisti e tentare la scalata in serie D, la rosa deve essere ancora completata in alcuni reparti. Mi sembra che manchi, infatti, almeno un fluidificante in avanti, un sostituto dell’attaccante Pignataro per sopperire ad eventuali infortuni o squalifiche perché il nostro prezioso ed esperto attaccante sarà martoriato dalle difese avversarie. A centrocampo è evidente l’assenza di un centrocampista di qualità e quantità che possa fungere da collante tra i reparti, quello che faceva Ganci l’anno scorso per intenderci. La difesa, infine, sembra a posto: il numero uno Tucci, portiere esperto e attivo che può dare sicurezza a tutta la difesa, è una garanzia.
In chiusura invito la tifoserie barlettana a tornare domenica sugli spalti del “San Sabino” di Canosa per sostenere la squadra biancorossa impegnata con la squadra dauna del San Marco in Lamis, con un solo grido: forza Barletta.
Umberto Casale