Stupore nelle prime ore della sera di ieri per le tifoserie Barlettane e Materane quando tramite mezzo social il presidente del Fc Matera l’Avv. Antonio Petraglia ha comunicato che la prossima gara di campionato prevista per domenica 23 aprile alle ore 15 si giocherà a porte chiuse. La scelta sarebbe arrivata alla società di casa tramite mezzo Pec dalla Prefettura di Matera per questioni di ordine pubblico. 

Tra le due tifoserie non c’è rivalità ma solo rispetto reciproco, che si è rinnovato in occasione della gara di andata al Puttilli. La decisione potrebbe essere arrivata in virtù degli scontri violenti tra la tifoseria Materana e quella della Team Altamura di qualche giornata fa.

Di seguito il comunicato del Presidente Petraglia:
“Resto perplesso. Oggi pomeriggio, con il ns media social manager, volevamo postare dei frames riguardanti le due straordinarie prodezze tecniche del ns Vincenzo Ferrara in occasione dei primi nostri due goals realizzati ieri a Venosa. Nel mentre, riceviamo un provvedimento dalla Prefettura di Matera che stabilisce che la partita di domenica contro il Barletta ( che doveva esprimere una bella Festa di sport tra due comunità amiche ) si dovrà giocare a porte chiuse. 

Onestamente, da Presidente, Avvocato, Uomo della strada e di sport fatico a comprenderne il senso e le finalità. D’altronde, avevamo un eloquente precedente: il divieto di trasferta dei tifosi della Cavese a Matera  , sulla base di una presunta rivalità tra le due tifoserie ricercata nella notte dei tempi.

Ed una amara riflessione per chiudere il cerchio: i fatti accaduti ad Altamura avrebbero potuto essere evitati se quegli spazi percorsi dal tifo Materano ( costituito anche da famiglie e bimbi ) fossero stati presidiati da un adeguato servizio di ordine pubblico che abbiamo stentato molto a riscontrare.
Ovviamente, da uomo di Legge e sport, posso affermare che non resta una strada da percorrere nell’immediatezza: quella della Giustizia.  E delle straordinarie performances di Vincenzo Ferrara, parleremo una altra volta.