Il Barletta non c'è. Il Barletta si è smarrito. I tifosi barlettani chiedevano alla squadra un pronto riscatto dopo lo scialbo 0-0 in casa contro il Gallipoli, e invece nel derby il Nardò vince e fa bottino pieno. È stata una giornataccia per i ragazzi di Mister Ginestra. Una partita giocata come al solito: poco dinamica, a tratti inesistente, passiva e sfilacciata quella scesa in campo a Matino, la squadra biancorossa è sembrata senza idee e senza gioco. Quindi nessuna novità, il solito Barletta incapace di offendere: in avanti con le polveri bagnate, a centrocampo confusione e la difesa che arrancava davanti la porta del portiere Sapri. Dispiace dirlo, ma la squadra è apparsa macchinosa, troppo lenta per pensare di contrastare gli amaranto salentini del Nardò. Nel primo tempo, giocato in totale confusione, sono state regalate due reti e un’espulsione, per fallo da ultimo uomo al 10’ ad opera del nostro centrocampista Inguscio. Sin dai primi minuti è stata notte fonda. Il 3-0 finale è il giusto risultato che premia i ragazzi del Tecnico Ragno dominatori nel piccolo catino di Matino, quartier generale delle gare interne dei salentini.
Per il nostro Barletta ora la risalita si fa più dura. Ora più che altro in casa biancorossa bisognerà guardarsi le spalle e sperare di raggranellare quei punti che almeno assicurino un campionato senza patemi. In casa biancorossa a fine gara l’ordine di scuderia è stato quello di indire per tutti i tesserati del sodalizio biancorosso il silenzio stampa, cosa che non risolve certo i problemi. Ma intanto è d’obbligo un riordinare le idee tra Presidente, Direttore Sportivo e Allenatore. Bisognerà fare chiarezza prima che sia troppo tardi per non sperperare l'entusiasmo e l'amore dei sostenitori biancorossi. Domenica ci sarà un'altra gatta da pelare, verrà a farci visita al "Puttilli" il Bitonto del Tecnico Valeriano Loseto che ci eliminò ai rigore nel primo turno di Coppa Italia. Sicuramente sarà un match infuocato, tra squadre disperate. Domenica serve la svolta per una pronta ripartenza. Non drammatizziamo, stiamo uniti, squadra e tifosi, perché dovremo uscire tutti insieme da questo spiacevole momento.