Per l'ennesima volta al Puttilli il Barletta va a picco. Ed eccoci a parlare di un altro capitombolo casalingo della squadra di Mister Dino Bitetto.
Svuotata e smarrita, alla deriva, l’undici biancorosso non è mai stato in partita: anche domenica nel
derby contro il forte Nardò del Tecnico Nicola Ragno, il mitico stadio "Cosimo Puttilli" si conferma terra di conquista.
I salentini hanno strappato una vittoria con pieno merito, uno 0-1 messo a segno da una magistrale punizione al 21’ del primo tempo calciata da Guadalupi che ha messo la sfera alle spalle del povero portiere
Sapri.
Tre pesantissimi punti per i granata che rimangono attaccati alla scia della capolista barese altamurana e rafforzano ancora di più la loro ottima posizione da vice capolista. Il Barletta non ha saputo cavare un ragno dal buco.
Spuntato in avanti, confusionario a centrocampo, poche idee e scarsa personalità, è sembrato
una formazione demotivata e sfilacciata tra i vari reparti.
Insomma per i biancorossi è stata un'altra brusca frenata casalinga.
Purtroppo non trovo più aggettivi per descrivere per questo stato di cose, del perché al Puttilli non si
gioisca più dal lontano 12 novembre scorso, quando il Barletta vinse il derby contro il Gravina. Da allora sono arrivare solo batoste e delusioni che stanno segnando un calvario sul quale anche il duo Pitino Bitetto, chiamato al capezzale della squadra biancorossa, non sembra aver sortito alcun effetto. Anzi, numeri alla
mano, sta facendo registrare numeri peggiori del tecnico salernitano Ginestra: con lui in panchina avevamo ottenuto nove risultati utili consecutivi. La situazione sembra precipitare. È giunto il momento in cui la società debba prendere una decisione per formalizzare un nuovo assetto della proprietà. La tifoseria
biancorossa è stanca e sfiduciata tanto che al triplice fischio del Direttore di gara il Sig. Daniele Roma della Sezione di Roma, al termine della partita contro il Nardò, dagli spalti è piovuta giustamente una bordata di fischi indirizzata alla società e alla conduzione tecnica. Peccato che si stia perdendo quell'entusiasmo sportivo per i nostri colori che era divenuto il fiore all’occhiello della nostra Città, la Città della Disfida e di Pietro Mennea.