Sport
venerdė, 29 marzo 2024
16:00:00
Fidelis Andria corsaro al Puttilli
" Un derby senza emozioni "
La Fidelis Andria passa da corsaro al "Puttilli". Il derby della BAT se lo aggiudicano i ragazzi della città federiciana per 2-1, con reti nel primo tempo, al 5’, dell'attaccante Giambuzzi e nelle ripresa, al 73’ di Ngom e all’83’ di Cecere. Ormai non ci sono più dubbi. Salvo autentici miracoli, il Barletta non riuscirà ad evitare i play-out e, addirittura, per salvare il salvabile, dovrà fare molta attenzione ad evitare il penultimo posto che equivarrebbe alla retrocessione diretta nel campionato di Eccellenza. Dopo questo turno infrasettimanale, personalmente devo essere realista: così come è messo il nostro Barletta la vedo dura. Contro gli andriesi si è vista una formazione statica, stanca e a tratti demotivata, con poca personalità e con poche idee. E la condanna arriva ancora una volta da occasionali errori madornali. Insomma il solito Barletta. Sulla formazione biancorossa sembra calare il sipario e domenica dopo domenica le sabbie mobili della classifica sembrano inghiottirla sempre di più.
Cosa aggiungere? Speriamo che finisca presto questo maledetto calvario che sin dall'inizio del campionato sembra attanagliare il nostro sfortunato Barletta. L’epilogo di questo campionato, a cinque turni dalla fine, che sembra aver distrutto tutto quello che di buono è stato fatto negli anni precedenti, è un qualcosa che la Città di Barletta e la sua magnifica tifoseria non si meritano. Cosa possiamo fare noi tifosi? Mantenere la calma e fare di tutto per non disamorare la tifoseria di fede biancorossa. Sappiamo benissimo che il calendario non ci aiuta. La squadra del tecnico salentino Ciullo dovrà affrontare altre cinque gare, cinque partite di fuoco a cominciare da domenica 7 Aprile, dopo la sosta pasquale, contro la capolista altamurana. Dunque quello che possiamo chiedere ai ragazzi della squadra barlettana è che in queste ultime gare che restano, onorino la gloriosa maglia biancorossa: quel lumicino di speranza che si chiama salvezza non si è ancora spento.
Umberto Casale