Sport
lunedė, 2 dicembre 2024
10:45:00
Il Barletta stecca contro l'Atletico Acquaviva: "Una beffa all'ultimo respiro"
Il pensiero di Umberto Casale
Sì, proprio così. I biancorossi del Barletta devono recitare il mea culpa per come hanno gestito il match contro i rossoblù dell’Atletico Acquaviva. Specialmente nella seconda parte della gara i padroni di casa si sono fatti male da soli, divorandosi in avanti alcune palle gol e non chiudendo la partita. Sul prato verde del "Puttilli" abbiamo visto un Barletta poco lucido che è riuscito ad andare oltre l’1-1 contro i baresi dell'Acquaviva, formazione mai doma e caparbia, che ha lottato fino al 95’ quando è riuscita a trovare la via della rete a pochi secondi dal fischio finale. I biancorossi erano orfani di due pedine fondamentali e di esperienza come sua Maestà Strambelli e il difensore Montrone e, a giochi fatti, possiamo dire che la loro assenza nelle manovre a centrocampo si è fatta notevolmente sentire. Insomma è stato un finale rovente che fa così registrare una lieve frenata nel cammino della squadra biancorossa. Nel complesso l’undici di De Candia, squalificato e non in panchina, ha creato sì diverse occasioni ma dava l’impressione di non riuscire a cavare un ragno dal buco. Sono mancate la concentrazione e quella cattiveria necessarie. Forse il nostro Barletta sta pagando un appannamento mentale e fisico per l’avvio a spron battuto e le tante gare giocate nel mese di novembre tra campionato e Coppa Italia. Ne ha saputo approfittare la formazione dell'Atletico del Tecnico Leonino, mai doma anche dopo essere andata sotto per via dell’eurogol del fantasista biancorosso Vito Lavopa al primo minuto della ripresa. La squadra barese in maglia rossoblù ha via via guadagnato metri di campo e coraggio e con l'ultimo tiro Buongernino ha messo la palla alle spalle del nostro portiere Massari. Tutto sommato è stato un pareggio giusto che non altera gli equilibri in classifica e i punti di distacco del Barletta dalla seconda, che rimangono a dodici. Anche per questo, a fine gara c’è stato lo stesso il solito rito dei festeggiamenti dei tifosi sotto gli spalti con i soliti canti di Alè Barletta e Barlett ci si bel quend chiov.
Umberto Casale