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sabato, 20  marzo 2021



07:30:00
Ne usciamo con le ossa rotte, in Champions e Europa League non si parla italiano
Solo i giallorossi della Roma di Fonseca brindano e festeggiano la qualificazione ai quarti



Ormai è un dato di fatto: in Europa da anni non si riesce più a vincere un trofeo. L'ultima volta che i tornei continentali hanno parlato italiano è stato quando l'Inter di Josè Mourinho fece suo il trofeo più ambizioso, nel lontano 22 maggio 2010 al Bernabeu di Madrid, l’anno della triplete, in occasione della finale contro i tedeschi del Bayern di Monaco.

I neroazzurri, tutti ricordiamo, vinsero per 2-0 grazie ad una doppietta di Diego Milito, arricchendo la bacheca del Presidente Moratti della prestigiosa coppa. Da allora nelle varie competizioni europee, per le squadre italiane sono arrivate solo amarezze e delusioni. Ne sa qualcosa la Juventus che da anni insegue il sogno Champions spendendo fior di quattrini per poi trovarsi a fine stagione con il solito pugno di mosche in mano.

Anche in questo torneo i bianconeri di Andrea Pirlo hanno confermato di non essere squadra da prima fascia, venendo estromessa dall’accesso ai quarti di finale da una modesta squadra quale quella portoghese del Porto. Peggio è andata ai laziali che, contro i campioni d'Europa del Bayern Monaco, hanno rimediato due sconfitte: all’1-4 dell'Olimpico è seguito il 2-1 per i bavaresi nella gara di ritorno. L’ultima delusione è arrivata dai ragazzi di Gasperini che allo stadio "Alfredo Di Stefano" di Madrid hanno perso per 3-1 contro i bianchi di Zidane: niente impresa, quindi, per la Dea che, dopo lo 0-1 di Bergamo, sperava nella rimonta. In Europa League, dopo il Napoli, anche il Milan saluta la competizione: al prezioso pari per 1-1 ottenuto all'andata una settimana fa all'Old Trafford di Manchester, gli inglesi dello United passano 1-0 al Meazza grazie anche alle troppe assenze tra i titolari rossoneri.

Solo i giallorossi della Roma di Fonseca brindano e festeggiano la qualificazione ai quarti grazie alla doppia affermazione, in casa e in trasferta, contro la squadra ucraina dello Shakhtar Donetsk, e rimangono gli unici rappresentanti del calcio italiano ancora in lizza per un successo.



Umberto Casale



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