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domenica, 17  ottobre 2021



11:17:00
Il Comitato di zona 167: “In questi anni abbiamo visto una classe politica mediocre”
“Ora ci toccherà rivedere le stesse facce riproporre slogan inutili”



«Troppo spesso il pregiudizio che circola è quello di cittadini disattenti alle dinamiche amministrative della città in cui si risiede. Niente di più sbagliato». Intervengono così all'indomani dello scioglimento del Consiglio comunale di Barletta, i referenti del Comitato di quartiere zona 167 Giuseppe Dibari, Raffaele Patella, e Rosaria Mirabello.

«Dal nostro punto di osservazione - proseguono - rileviamo l'esatto contrario. Sono tanti i cittadini che, come Comitato di zona 167, ascoltiamo e incontriamo tutti i giorni e che ci manifestano il grande disagio rispetto al vuoto amministrativo che da mesi oramai domina la scena cittadina fino alla "caduta" dell'amministrazione e conseguente nomina di un commissario prefettizio. Abbiamo cercato di interloquire in questi mesi con un'amministrazione sorda alle istanze dei cittadini, sono state fatte promesse circa una nuova localizzazione del centro di raccolta rifiuti nelle 167 e di cui non si è saputo più nulla, abbiamo sollecitato le istituzioni a cercare soluzioni sul delicatissimo tema della sicurezza nella periferia cittadina registrando la collaborazione del Prefetto e degli organi di polizia, ma l'amministrazione anche in questo caso è stata latitante.

Si badi bene, noi cittadini abbiamo occhi per guardare e orecchie per ascoltare esattamente come coloro i quali hanno avuto la vana pretesa di poter amministrare la città e tutti abbiamo visto e ascoltato uno spettacolo indecoroso, indegno per una città come la nostra che merita ben altro. La tecnologia, per fortuna, ha fatto passi da gigante e ci mette a disposizione la possibilità di osservare sempre più da vicino e in tempo reale le vicende di tutto il mondo e quindi anche quelle cittadine. Abbiamo, quindi, osservato i consigli comunali dove spessissimo si è parlato del nulla mischiato col niente ed il tutto portato in scena da un complessivo infimo spessore culturale.

Noi liberi cittadini abbiamo votato tutti secondo la propria idea o riferimento ideologico nella speranza che questa classe politica fosse in grado di rappresentare le nostre istanze e cercare delle soluzioni efficaci, soprattutto ascoltando i buoni propositi di ciascun candidato a cui, in campagna elettorale, mancava poco che spuntasse l'aureaola. E invece?

Invece ciascuno di essi ha dato il peggio di sé anteponendo i personalismi al bene collettivo. Hanno parlato di pupi e pupari, si sono scambiati accuse, invettive e contumelie che nulla hanno a che fare con l'amministrazione di una città come la nostra cui tutti dicono, ipocritamente, di amare. Ora ci toccherà rivedere le stesse facce riproporre slogan inutili, mendicando ancora un consenso e rivendicando di essere il meglio. In questi anni non abbiamo visto un meglio rispetto ad un peggio, bensì una classe politica che, nel suo complesso e pur su posizioni diverse, risulta uniformata nella mediocrità.

Nelle ultime ore è stato nominato il Commissario Prefettizio, dottor. Francesco Alecci a cui formuliamo gli auguri di buon lavoro, invitandolo ad una proficua interlocuzione con la cittadinanza affinché questi mesi siano produttivi di soluzioni a cui i cittadini anelano da tempo».


Redazione



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