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giovedė, 28  ottobre 2021



09:44:00
I porti dell'Adriatico meridionale reagiscono ai contraccolpi della pandemia
Il porto di Barletta riprende a movimentare i quantitativi di rinfuse liquide del 2019



I porti dell'Adriatico meridionale reggono e reagiscono ai contraccolpi assestati dalla pandemia, segnando una ripresa del +5,8%, rispetto al 2020. Nei primi nove mesi dell'anno, nei cinque scali del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia), sono state movimentate circa 12,75 milioni di tonnellate di merci. Quantitativi che rispecchiano i parametri ante-pandemia e che segnano una significativa crescita rispetto al 2020.

Da un'analisi delle statistiche elaborate dal Dipartimento SIT dell'Ente, attraverso i dati rilevati dal PCS (Port Community System) GAIA, si evincono, inoltre, cambiamenti rilevanti rispetto alle tipologie di merci movimentate. Se da una parte, infatti, si registra, una diminuzione dei flussi delle rinfuse solide, dall'altra aumenta sensibilmente il traffico delle merci in colli (+7,3 milioni di tonnellate). Un dato rilevante se si considera che indica un incremento del +14,3%, rispetto alle quantità registrate nel 2019 e del +26.5%, rispetto a quelle del 2020.

La crescita è direttamente proporzionale all'aumento del numero dei rotabili imbarcati e sbarcati dalle navi, ben 225.180 mezzi, che si traduce in +12,3%, rispetto al 2020 e, soprattutto, +8% rispetto al dato registrato nel 2019.

In particolare, per quanto riguarda la città della Disfida: il porto di Barletta riprende a movimentare i quantitativi di rinfuse liquide del 2019; nei primi nove mesi dell'anno, infatti, si registra un +32.6%, rispetto al 2020, superando le 250mila tonnellate di merce.

«Analizzando questi dati e parametrandoli con i risultati conseguiti dagli altri scali non possiamo che essere felici e ottimisti per l'immediato futuro, -commenta il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Ugo Patroni Griffi. Gli effetti del trend di crescita dei nostri porti si ripercuotono nelle attività imprenditoriali che popolano le aree retroportuali e industriali del Sistema dell'Adriatico meridionale. Nel periodo buio della pandemia abbiamo investito moltissimo, a sostegno del settore crocieristico, diversificando i servizi offerti in tutti i porti e puntando sul mercato luxury negli scali di Barletta, Manfredonia e Monopoli, dove, con i fondi del progetto Themis (programma Interreg VA Greece-Italy 2014/2020), abbiamo realizzato strutture di accoglienza leggere e funzionali. I primi effetti positivi li abbiamo registrati immediatamente, - conclude Patroni Griffi- hanno già scalato i nostri porti e programmato toccate per i mesi a venire navi delle rinomate compagnie Grand Circle, Wind Star Cruises e Majestic International Cruises. I porti maggiori, Bari e Brindisi, invece, consolidano il loro appeal, posizionandosi in maniera competitiva sul mercato internazionale. I numeri ci attestano che la rotta che stiamo solcando è quella giusta».

Sulla base gli elaborati statistici, i primi tre trimestri del 2021, 91 navi da crociera hanno scalato i porti del Sistema dell'Adriatico meridionale, ben 80 accosti in più rispetto al 2020. Una ripresa confortante rispetto all'anno precedente, tuttavia si sconta ancora il -62% di differenziale rispetto al 2019, anno tra i più performanti dell'AdSP MAM, per quanto attiene il traffico crocieristico.


Redazione



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