Gli scorsi anni, a Barletta, la tradizione indiscussa era celebrare la vigilia dell’Immacolata Concezione il 7 dicembre con un gigantesco falò in apertura delle festività natalizie. Quest’anno a quanto pare non verrà festeggiata allo stesso modo.

Una ritualità molto sentita nella città di Barletta. Il fuoco del falò rappresenta al tempo stesso la purificazione e una nuova nascita. A Barletta esiste da sempre questa tradizione, ossia la tradizione della “fanova” dell’Immacolata, celebrata con gare tra quartieri, per realizzare la costruzione di legna da ardere più affascinante e imponente.

Nonostante ciò, la pandemia non può impedire ai cittadini un’altra tradizione del giorno dell’Immacolata Concezione e appartenente alle festività natalizie, ossia quella delle fritelle. È tradizione creare un impasto leggero e croccante, farcito al suo interno con diversi condimenti. Dalla classica frittella con ricotta a quella con le alici, con tonno pomodoro e capperi o con pomodoro e mozzarella per chi predilige gusti semplici. La frittella non può mancare sulle tavole dei cittadini di Barletta in quanto è un cibo caratterizzante il mese di dicembre, quindi le giornate di festa.

La festa dell'Immacolata di dicembre venne sancita anticamente l'8 dicembre del 1854 da Papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus, un documento ufficiale che stabilisce che Maria, Madre di Cristo, era pura già dalla nascita, perché concepita senza peccato, quindi "immacolata", senza macchie.

Il giorno della festa dell'Immacolata apre ufficialmente il periodo del Natale. In genere è tradizione in tutta Italia fare il presepe e l'albero di Natale. Questa è un'occasione per vivere l'atmosfera delle feste ma anche per riflettere sul vero significato ispirato alla tradizione cristiana sulla vita di Maria.