I giovani che bella parola, però chiediamoci: i ragazzi dei giorni d’oggi stanno bene? Provate a rispolverare alcune notizie locali accadute in Puglia e vi renderete conto che molte parlano dei comportamenti violenti dei nostri giovani che inevitabilmente si ripercuotono sul più debole che non si sa difendere.
Se riprendiamo la notizia dell’omicidio di Claudio Lasala notiamo bene che la tragedia è partita da una discussione al bar.
La sera vediamo i comportamenti che assumono alcuni di questi ragazzi: si divertono a far danni alla città, si divertono a incendiare bidoni e danneggiare le vetrine dei negozi.
I più grandi invece? Molto spesso, i grandi sono anche peggio. Nei grandi esiste un mondo folle, dove prevale la rabbia, l’odio e l’ira; l’altro mondo è di chi si porta le ferite: un mondo questo dove prevale il dolore. Per ridare significato a una gioventù nuova e migliore occorre ridare significato alla “morale” e seguire tre consigli: “impara a fidarti, ad amare e a perdonare”.
La maggior parte di noi giovani, se continuerà a non sentirsi parte della comunità, arriverà a provare un rifiuto sia politico che sociale.
Oggi l’era giovanile sta diventando quello che il filosofo Nietzsche aveva chiamato Nichilismo:
- NON HO UNO SCOPO
- NON HO LA RISPOSTA AL PERCHÉ
- I VALORI SI SVALUTANO
- IL FUTURO È UNA MINACCIA.
Oggi le istituzioni e soprattutto la politica locale sono distanti da noi giovani. Dovrebbero esistere percorsi formativi e maggiori iniziative culturali.
Alla base dunque dei comportamenti dei giovani, che come abbiamo ribadito spesso arrivano ad azioni violente e aggressive, sono spesso causate da un mancato rapporto con i genitori oppure dall’assenza della scuola.
Le cure migliori da usare contro il dolore, lo stress, gli attacchi d’ansia, l’angoscia sono:
- L’ ARTE,
- LA MUSICA,
- Il TEATRO,
- LA POESIA,
- LA FILOSOFIA,
- LA DANZA
Agli adulti, il consiglio è quello di guardare verso l'universo di noi giovani, monitorando il nostro stato ed emozioni.