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mercoledė, 29  dicembre 2021



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Patto educativo provinciale, come aderire sul portale della Procura BT
Il Patto è aperto all'adesione di tutti i soggetti, pubblici e privati



E’ online sul portale della Prefettura di Barletta Andria Trani il Patto Educativo per il territorio della provincia di Barletta Andria Trani, ispirato ai principi del Patto Educativo Globale di Papa Francesco, per promuovere nelle giovani generazioni percorsi educativi e formativi rivolti alla legalità, alla cittadinanza attiva e corretta, al dialogo interculturale ed all’inclusione sociale.

Il Patto è stato promosso e sottoscritto nei giorni scorsi dal Prefetto di Barletta Andria Trani, Maurizio Valiante, dai Vescovi delle Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, Mons. Leonardo D’Ascenzo, e di Andria, Mons. Luigi Mansi, e dal Presidente della Provincia Bernardo Lodispoto, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci, Bernardo Lodispoto.

Il Patto è aperto all’adesione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che intendono concorrere alle ambiziose iniziative ed attività previste.

Le associazioni e gli ordini professionali interessati dovranno inviare la propria proposta di candidatura via mail all’indirizzo pattoeducativobat.pref_barlettaandriatrani@interno.it, allegando un breve curriculum vitae contenente i nominativi dei rappresentanti legali e dei vertici direttivi. Le proposte saranno successivamente esaminate in sede di Consiglio di direzione strategica.
 
 “Il Patto Educativo Provinciale si accompagna a tante altre iniziative adottate da questa Prefettura d’intesa con le Amministrazioni comunali, nell’ambito dei Patti per la Sicurezza Urbana, con lo scopo di sensibilizzare la società civile e le giovani generazioni per sviluppare una coscienza sociale sui temi della legalità, della partecipazione attiva e corretta alla vita pubblica - ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante -.

Sono tanti i movimenti civici che si sono attivati animando iniziative a seguito dei diversi episodi drammatici verificatisi sul territorio e con questo progetto abbiamo voluto assemblare tutte le componenti sane della nostra comunità in un’alleanza tra i soggetti che concorrono alla definizione di una comunità educante (Chiese e altre confessioni religiose, scuole, istituzioni, terzo settore, mondo delle associazioni, famiglie, imprese, società civile e cittadini) per collaborare concretamente nel perseguire l’obiettivo prioritario dell’educazione alla legalità quale componente indispensabile per una miglior qualità della vita ed un corretto, equilibrato ed armonico sviluppo della società e del territorio. Invitiamo pertanto tutti ad aderire per dar corso quanto prima alle attività previste dall’accordo pattizio”.
 


Redazione



procura







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