Il fallimento dell’azione climatica è la paura numero 1 per gli esperti del World Economic Forum. Nel consueto rapporto sui rischi globali, il Forum di Davos porta il cambiamento climatico al primo posto della lista, scalzando il rischio di malattie infettive che scende al 6° gradino nonostante la crisi pandemica sia ancora in corso. Nel Global Risk Report 2022, infatti, i primi 3 pericoli a lungo termine (10 anni) più grandi per l’umanità sono tutti legati al cambiamento climatico: oltre all’incapacità dei governi di agire, troviamo gli estremi climatici e la perdita di biodiversità. L’azione climatica è avvertita come necessaria e soprattutto urgente in assoluto.
Uno dei pericoli maggiori per gli ecosistemi del nostro paese è proprio la microplastica.
Le microplastiche sono quelle piccole particelle di plastica che inquinano i nostri mari e oceani. Si chiamano così perché sono molto piccole e hanno un diametro compreso in un intervallo di grandezza che va dai 330 micrometri e i 5 millimetri.
La loro pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente è dimostrata da diversi studi scientifici, i danni più gravi si registrano soprattutto negli habitat marini ed acquatici. Ciò avviene perché la plastica si discioglie impiegandoci diversi anni e fintanto che è in acqua può essere ingerita e accumulata nel corpo e nei tessuti di molti organismi.
Ecco perché i volontari de La Via della Felicità di Barletta anche questo week-end si sono dedicati alla raccolta rifiuti lungo la litoranea di Levante della città.
Il gruppo di cittadini ha raccolto una decina di sacchi, tra cui soprattutto bottigliette di plastica, cartacce, confezioni di snack ma anche lattine, mozziconi e bottiglie di vetro.
L’autore della guida al buon senso La Via della Felicità L. Ron Hubbard, da cui si ispira quest’iniziativa, suggeriva che “Ci sono molte cose che le persone possono fare per aiutare a prendersi cura del pianeta. Si inizia con l’impegno persona. Si prosegue suggerendo agli altri di fare altrettanto. L’Uomo ha raggiunto la capacità potenziale di distruggere il pianeta. Ora deve essere portato al punto di essere in grado di salvarlo e di agire per farlo. Dopotutto è il posto in cui viviamo.”
I volontari vogliono lanciare un appello a tutti i cittadini barlettani per partecipare alle iniziative che proseguiranno nelle prossime settimane.