Attualita
giovedė, 27 gennaio 2022
08:30:00
Acque reflue, a Barletta completati i lavori sul depuratore
Il consorzio "Terre d'Apulia" sta concludendo il progetto esecutivo per il ripristino delle opere di distribuzione
«Le realizzazione degli impianti di di depurazione e affinamento delle acque reflue nella provincia di Barletta-Andria-Trani prosegue in maniera spedita in tutte le località. Dal tavolo tecnico di questa mattina in Regione sono emersi importanti aggiornamenti». Ad intervenire sul tema è il consigliere regione e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.
«Entrando nel dettaglio - afferma Caracciolo - ad Andria a partire da aprile sarà attivata da ARIF la rete di distribuzione con l'utilizzo delle acque dei pozzi, mentre dal 2023 si utilizzeranno le acque provenienti dal depuratore per il quale è in atto il progetto esecutivo di adeguamento al DM 185 da parte dell'AQP. Nel frattempo si sta completando l'iter burocratico del passaggio gestionale da Consorzio "terre d'Apulia" ad ARIF.
A Barletta - prosegue il consigliere regionale - AQP ha completato i lavori sul depuratore e subito dopo il collaudo statico e tecnico-amministrativo si procederà alla fornitura di acqua all'affinamento che avverrà entro marzo. Il consorzio "Terre d'Apulia" sta concludendo il progetto esecutivo per il ripristino delle opere di distribuzione irrigua per alimentare i due distretti di Antenisi e Polvere. Per le emissioni odorigene del depuratore è stato invece rettificato il progetto esecutivo. Tale rettifica si è necessaria per poter avviare, previa verifica tecnica, i lavori. Infine, a Trinitapoli - aggiunge Caracciolo - il vascone è arrivato alla capacità massima, mantenendo una qualità dell'acqua all'interno dei parametri previsti grazie alla derivazione della diga Capacciotti, ed è ora in grado di rifornire la rete irrigua degli arenili di Margherita di Savoia entro marzo 2022.
Tra circa un mese - conclude Caracciolo - il tavolo sarà riaggiornato. Continuerò a seguire in maniera costante e precisa l'andamento dei lavori su tutti gli impianti. Il riutilizzo delle acque reflue porterà giovamento al comparto agricolo ed allo stesso tempo ci saranno anche vantaggi dal punto di vista ambientale per tutto il territorio».
Domenico Sguera