venerdė 22 novembre 2024




Ultimissime:


Attualita
lunedė, 24  ottobre 2022



15:00:00
Vallone Tittadegna, Caracciolo: "Scarsa competenza dell'amministrazione di Barletta"
"Il vallone non ricade tra le opere gestite dal Consorzio e solo catastalmente è in capo alla Regione”"



“L’inquinamento del vallone Tittadegna è un problema che va risolto immediatamente, bene ha fatto l’ambientalista Antonio Binetti a sollevarlo, unitamente ad altre questioni ambientali che affliggono la città. Il suo è un esempio da seguire. Serve, peró, fare chiarezza”. Così il presidente del gruppo PD in consiglio regionale Filippo Caracciolo.

“In un comunicato stampa seguito ad un incontro con Binetti - spiega Caracciolo -  il Comune di Barletta indica nella Regione Puglia ed in particolare nel Consorzio Terre d’Apulia il responsabile della manutenzione dei canali. La realtà è però ben diversa”.

“Dopo aver appreso della problematica - afferma Caracciolo - ho interpellato il Consorzio da cui mi sono arrivate indicazioni di direzione opposta a quanto dichiarato dal sindaco: il vallone non ricade tra le opere gestite dal Consorzio e solo catastalmente è in capo alla Regione”.

“Infatti - aggiunge Caracciolo - ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale n. 17 del 30 novembre 2000 che disciplina le funzioni e i compiti degli enti in materia di tutela ambientale, sono proprio i Comuni a ricoprire il ruolo di custodi manutentivi delle opere idrauliche a tutela dell'ambiente. Alla lettera b dell’articolo 26 è, infatti, scritto, testualmente che ai Comuni spetta: “l’esecuzione delle piccole manutenzioni nel settore della difesa del suolo e la PULIZIA dei tratti degli alvei dei fiumi, dei torrenti e dei corsi d’acqua”. 

“Ancora una volta - evidenzia il presidente del gruppo PD - il Sindaco di Barletta e gli assessori che si sono pronunciati sul tema denotano tutta la loro scarsa competenza. Eppure, nel 2019, la stessa amministrazione Cannito aveva provveduto alla bonifica dell’area con una spesa di 15mila euro. Invito il Sindaco a procedere immediatamente con la pulizia e ad attivarsi per l’installazione di fototrappole che contrastino sporcaccioni e incivili. Le questioni ambientali non si affrontano con leggerezza e con lo scarica barile di cui Cannito è maestro, ma si affrontano con la competenza e con la conoscenza dei regolamenti. Rinnovo  - conclude Caracciolo - al Sindaco l’invito a studiare meglio i rapporti tra le istituzioni e le competenze in capo al suo ruolo di rappresentante pro tempore della città di Barletta”.


Redazione



filippo-caracciolo







Vallone Tittadegna, tempo scaduto: al via la protesta di Antonio Binetti

Un Barletta poco prolifero: nulla di fatto al "Puttilli"