Attualita
venerdė, 18 novembre 2022
08:30:00
Appalto servizi cimiteriali di Barletta, Rizzi e Lionetti: "Deve tornare alla Bar.s.a."
"Chiediamo al sindaco Cannito di farsi carico di questa necessità"
"A febbraio 2014, l'appalto dei servizi cimiteriali di Barletta passò dopo gara d'appalto da Bar.sa alla società Notar Group, in un'ottica di deregulation della gestione dei servizi pubblici essenziali che tendeva a favorire il privato piuttosto che la gestione pubblica". A scriverlo sono Michele Rizzi - Un'altra Italia è possibile e
Luigi Lionetti - Comitato lavoratori servizi cimiteriali.
Ricordo che molti di questi lavoratori furono artefici assieme al sottoscritto di una lotta durata quasi due anni per ottenere la stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro in Bar.sa da lavoratori usa e getta (interinali) a lavoratori assunti a tempo indeterminato nella società barlettana. Occupazione dei tetti della Bar.sa, manifestazioni nei consigli comunali dell'epoca, presidi, sit in, portarono alla vittoria, ad ottenere garanzie lavorative attraverso l'assunzione, con una lotta che molti cittadini barlettani ricordano.
Questa vertenza che ci vide protagonisti, una vertenza vittoriosa sancita poi dall'assunzione degli operai, doveva garantire a questi ultimi il lavoro nella società per la quale avevano lottato e non certo vedere poi Bar.sa perdere l'appalto a vantaggio dei privati. L'appalto di Notar Group scade il prossimo 28 febbraio 2023, una data fondamentale per dare certezze a questi lavoratori, certezze di tornare a lavorare in Bar.sa, società pubblica per la quale avevamo lottato circa 10 anni fa.
Per questo, chiediamo al sindaco Cannito di farsi carico di questa necessità, come delle necessità di tutti gli altri servizi gestiti esternamente e di altra natura, perché tornino alla Bar.sa, perchè la gestione della cosa pubblica va di pari passo con la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle loro lotte. In mancanza di questa elementare sensibilità, torneremo a riprendere la lotta ad oltranza come fatto in passato.
Denni Sguera