E’ la vittoria di un Paese in crisi, la festa di un popolo, il riscatto di una terra di migranti, il successo inseguito  36 anni, l’apoteosi di Lionel Messi e della la Selecciòn Albiceleste guidata da Lionel Scaloni. E’ la vittoria dell’Argentina nel mondiale di calcio in Qatar; una vittoria che passerà alla storia come la finale più bella ed emozionante giocata per 139 minuti da Argentina e Francia. Per salutare il rientro in patria dei vincitori una marea umana si è riversata nel barrio di San Nicolas a Buenos Aires.

Si calcola che oltre 4 milioni di argentini hanno occupato i vialoni e le strade che portano all’obelisco in Plaza de la Republica. A dirla tutta, è anche la vittoria dell’Italia viste le origini di migliaia di nostri connazionali emigrati in Argentina e viste le origini di molti campioni ad iniziare da Messi ( Recanati nelle Marche ). La vittoria della selecciòn Albiceleste è stata festeggiata anche da noi, Napoli su tutte. A fronte di tutto questo entusiasmo, puntualmente le critiche per Messi che in fase di premiazione ha indossato il Bisht. Il mantello regale, è uno dei più prestigiosi mantelli sauditi, simbolo di forza, di dignità, ricchezza, ed è indossato nelle celebrazioni e manifestazioni più importanti; offrirlo è considerato un segno di rispetto, di apprezzamento, di riconoscenza del vincitore.

L’ Emiro Al Thani, consegnando il Bisht a Messi, ha di fatto riconosciuto il vincitore, l’eroe consacrandolo fra le figure più importanti del Qatar. Questo noi vediamo in quella investitura, molti però sono andati oltre ed hanno inteso, il mantello sulle spalle di Messi, come una sorta di sottomissione al potere finanziario e politico dell’Emiro. Povero Messi a lui solo un mantello ad altri sacchi di banconote.

Foto fonte: Eurosport