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giovedė, 12  gennaio 2023



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Agricoltura e cambiamenti climatici: cause ed effetti della crisi
Pillole di provocazioni



“ Non ci sono più le stagioni di una volta “ . “ Il clima è impazzito “ !  Queste le  frasi ricorrenti che caratterizzano le nostre impressioni difronte ai cambiamenti climatici. Non ci sono più le stagioni e le mezze stagioni, è vero. In realtà le quattro stagioni non sono mai esistite. Esiste una stagione calda e una stagione fredda. Negli ultimi anni, gli inverni sono sempre più brevi e le estati sempre più lunghe. La conferma ci viene da uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters secondo cui, in un tempo non troppo lontano, l’estate potrebbe durare quasi sei mesi mentre l’inverno meno di due. Allora, è “ il clima che è impazzito “ ?

No! Assolutamente no!. Il vero malato è l’uomo e la sua azione devastante sul pianeta. Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale sono  frutti di disboscamenti, inquinamento, utilizzo smodato di combustibili fossili, sfruttamento del suolo, attività agricole intensive con utilizzo di prodotti chimici e farmaceutici. Gli effetti negativi li viviamo giorno dopo giorno sulla nostra pelle ad iniziare dalle grandi siccità prolungate alle alluvioni e fenomeni meteorologici violenti. Il 2022 per il nostro paese,afferma Coldiretti, è stato l’anno più caldo di sempre, con temperature superiori alla media storica, di bel 0,76 gradi e con punta massima nel mese di giugno di ben + 2,88 gradi; di contro le  piogge si sono dimezzate con un calo del 45% ma sono diventate violenti. Nel nostro paese è facile assistere  a fenomeni di tropicalizzazioni che generano cambiamento di clima anche nella stessa giornata.

Si passa dal caldo al freddo, dal sole alla pioggia, dalla siccita alle alluvioni, dal sereno al gelo con sbalzi termici elevati che condannano quantità e qualità della produzione agricola. In Puglia, per l’anno appena concluso,Coldiretti ha stimato una perdita della produzione che va da oltre il 50% delle olive al 35% della frutta, della verdura, del grano, tant’è che è stato riconosciuto, per il periodo Gennaio Settembre 2022, lo “ stato di calamità naturale “. L’effetto clima interesserà sempre più il mediterraneo e in particolare la nostra terra dove gli agricoltori si stanno già orientando verso nuove colture di tipo tropicale: nel Salento si coltivano già piante di avocado, mango, lime, kiwi. Affrontare un problema significa combattere cause ed effetti per questo ,occorre non solo cambiare produzioni ma anche strategia di attacco.

Per combattere la siccità ad esempio, occorre progettare ,da subito, interventi che mirino alla creazione di una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, capaci di raccogliere e conservare parte dell’acqua piovana. In questa visione occorre sfruttare al meglio le opportunità fornite dal PNRR che per l’agricoltura si articola su tre grandi aree di intervento: economia circolare e agricoltura sostenibile, contratti di filiera e di distretto, tutela del territorio e della risorsa idrica.
 


Cataldo Colamartino



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