Nella società consumistica, il suolo non poteva rimanere fuori dalla logica dello sfruttamento indiscriminato delle risorse; nasce cosi il “ consumo del suolo “ , processo di antropizzazione chetrasforma superfici naturali in artificiali per il solo fine economico.
Dinamiche insediative e infrastrutturali producono, attraverso la cementificazione e impermeabilizzazione, la variazione del paesaggio e la frammentazione del territorio con conseguenze drammatiche: Perdita di aree agricole e naturali, riduzioni delle produzioni agricole, aumento di frane ed alluvioni, cambiamenti climatici, distruzione degli habitat di numerose specie, scomparsa di centri rurali. L’ultimo rapporto SNPArelativo al consumo del suolo in Italia, fotografa una situazione sempre più grave: nel 2022 rispetto al 2021, si è registrato un incremento di 6.344,44 ettari di suolo consumato. La regione che ha consumato più suolo è stata la Lombardia con 882,98 ettari.
La Puglia ne ha consumato 498,60 ettari e al suo interno la Provincia di Lecce con 136,75 ettari è quella che ha consumato di piu’, la provincia BAT ne ha consumati 53,31 ettari. Analizzando i dati a livello comunale, nella sesta provincia la classifica del consumo suolo è guidata dalla città di Barletta con 14,05 ettari, segue la città di andria con 9,06 ettari e la città di Trani con7,97 ettari. La classifica BAT è completata dai 6,10 ettari di Bisceglie per ai 1,42 ettari di Margherita di Savoia.
La maggiore densità di cambiamenti è stata registrata entro un km dal mare e nelle città e zone urbane e periurbane. Al momento in Italia non esiste una norma che limiti il consumo del suolo e cosi si continua ad operare in contrasto con l’obiettivo delle misure emanate dalla C.E. “ Strategia del suolo per il 2030 “ tese a proteggere, ripristinare, garantire ed utilizzare i suoli in modo sostenibile e raggiungere entro il 2050 il “consumo zero “ . A tal fine il Governo italiano nella Legge di Bilancio per il 2023 ha stanziato un fondo di 160 milioni di euro per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana ed ambientale. Dobbiamo convincerci che Il suolo è una risorsa limitata e ha funzioni vitali nei cicli ambientali, dissesti idrogeologici, biodiversità e clima. Salvare il suolo significa salvare il nostro habitat e la nostra qualità di vita.