"Oggi rimbalza sui social, qui a Barletta, l' immagine di questo marciapiede nudo e  grigio. Un’ immagine devastata che simboleggia questa città sempre più arida, ultima in Puglia per il rapporto tra il numero di alberi  e il numero di abitanti." A scriverlo di Gaia Merra del Comitato Alberi per la Vita

"Un cimitero per gli alberi, un deserto per le specie animali che vorrebbero fare degli alberi la propria casa.
L'abbattimento di interi filari di alberi su via Vittorio Veneto è l’ ennesimo dispetto a noi cittadini che ancora sogniamo una Barletta "green”. Un patrominio arboreo di svariate decine di anni di età che viene raso al suolo in poche ore. Nessuna valutazione sull’impatto socio-ambientale-sanitario sugli abitanti. Eppure la stessa Isde ha scritto, nero su bianco, citando vari studi che la deforestazione ha negativi impatti sulla salute psico-fisica umana, sia a breve sia a lungo termine.
 
Un orrore che suscita in noi tante domande: era proprio necessario intervenire in questo modo, senza prendere in considerazione l’idea di integrare il progetto del Fronte Stazione con gli alberi già esistenti? .
Il patrimonio arboreo ha anche un valore economico ed è un bene comune. Quanto valevano secondo l’Amministrazione quegli alberi? Se erano malati, a chi erano affidate le cure? E se verranno piantati nuovi alberi, come facciamo a credere che non faranno la stessa fine?
Il personale Bar.Sa che si occupa della manutenzione del verde è mai stato formato per svolgere le sue mansioni?

Quando verrà attuato un Piano del verde?
Quando verranno censiti gli alberi presenti in città? Ogni albero è patrimonio comune e sostituire un albero grande e già autonomo con uno piccolo per fornire una maggiore quantità di ossigeno è follia pura.
 Per questo affermiamo che questa condotta verso degli alberi è criminale, in quanto costituisce la causa di un peggioramento della qualità dell’aria con conseguente aumento delle patologie. Barletta ha bisogno disperato di verde. Andando avanti così non ci sarà un domani."