Attualita
martedė, 30 maggio 2023
08:00:00
Otto Stati contro la normativa Euro 7
Ancor prima di entrare in vigore già vogliono abolirla
Ancor prima di entrare in vigore già vogliono abolirla. E’ tutta in salita la strada per l’approvazione della normativa Euro 7, proposta dalla Commissione UE, per combattere le emissioni inquinanti di auto e veicoli pesanti. Dal 1° Luglio 2025 tutti i nuovi veicoli, alimentati a benzina e diesel, dovranno rispondere ai parametri restrittivi Euro 7.
Nettamente contrari alla normativa sono le case automobilistiche costrette ad investire ingenti risorse per adeguare il ciclo produttivo, che avrà vita solo per 10 anni, atteso che, dal 2035 si potranno vendere e immatricolare solo nuovi veicoli ad emissioni zero. Secondo Acea, l’Associazione dei costruttori di veicoli europea, i costi d produzione di automobili, furgoni, camion e autobus aumenteranno dai 3 ai 12 mila euro, e a farne le spese saranno i consumatori. Per Acea, la normativa. Euro 7, rappresenta una distrazione per l’industria automobilistica, attualmente impegnata per l’elettrificazione. “Regole inopportune e inutili, spero in una revisione ”, è il pensiero di Luca De Meo, presidente Acea.
A fianco dei costruttori si sono schierati ben 8 Stati, capofila Italia e Francia, che hanno sottoscritto un documento in cui sostengono che la proposta “non appare realistica e rischia di avere degli effetti negativi sugli investimenti nel settore”. Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, lo afferma in maniera chiara e decisa: “I l progetto della Commissione Europea sulla normativa Euro 7 è irrealizzabile”.
La proposta Euro 7 , per diventare norma esecutiva deve essere approvata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo. Il fronte contrario all’ Euro7, Italia, Francia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria ha i numeri per bocciare la normativa, ma non si arriverà a tanto. Una mediazione , in particolar modo sulla data di entrata della norma, metterà tutti d’accordo.
Cataldo Colamartino