Lunedì 8 giugno 1987, l’onlus italiana Telefono Azzurro attiva la sua prima linea di emergenza che ha come obiettivo dare ascolto alle richieste di aiuto di bambini e adolescenti vittime di violenza domestica. Il fondatore dell’onlus è Ernesto Caffo, all’epoca era professore associato di Neuropsichiatria Infantile all’Università degli Studi di Modena.
A pochi giorni dall'attivazione a Bologna, arrivarono centinaia di chiamate, a riprova della gravità del fenomeno che fino a quel momento non aveva trovato un punto di sfogo. Riconosciuta Ente Morale con decreto del Presidente della Repubblica, nel dicembre 1990, l'associazione da allora ha adottato il numero gratuito 1.96.96, tuttora utilizzato per le richieste da parte dei bambini, degli adolescenti e degli adulti, e gestito 24 ore su 24 da operatori volontari.
Dal 2003 è attivo un altro numero, il 114, destinato al Servizio Emergenza Infanzia e gestito da Telefono Azzurro per conto del Ministero per le Pari Opportunità. Oltre ai casi di pericoli che riguardano i bambini, si possono denunciare abusi e contenuti violenti sui minori diffusi attraverso televisione, internet, radio e carta stampata.