“In data 20 maggio 2023 compariva su un autorevole quotidiano regionale un articolo recante il seguente titolo: ‘Regione Puglia, Pd condannato per il portaborse d’oro: contratto da 10.000 euro, gliene danno 40mila’. A scriverlo il capogruppo del Pd Filippo Caracciolo.
"Tale notizia, in effetti, promanava dalla deliberazione della Corte dei Conti- Sezione regionale di controllo per la Puglia n. 52/2023/FRG, resa in merito al rendiconto delle spese sostenute nell’esercizio 2022 dal Gruppo «Partito Democratico» del Consiglio regionale della Puglia, pubblicata in data 04.05.2023, con la quale si dichiarava la non regolarità del rendiconto, per una somma complessiva pari a € 31.100,00, importo che, per tale ragione, doveva essere restituito ai sensi del d.l. n. 174/2012.
Pur nel rispetto della preziosa e necessaria attività di controllo resa dal Giudice Contabile pugliese, si è ritenuta ingiusta ed illegittima tale decisione e si è conferito incarico legale (all’Avv. Massimo Ingravalle) per impugnare innanzi alla Corte dei Conti- Sezioni Riunite in sede Giurisdizionale di Roma - la deliberazione in parola.
Orbene, all’esito della Camera di Consiglio del 12 luglio 2023, il massimo consesso della giustizia contabile ha pubblicato il dispositivo relativo al ricorso in parola (R.G. n. 807/2023), comunicandone l’integrale accoglimento.
Effetto di tale decisione è che le somme corrisposte dal Gruppo Consiliare pugliese PD a propri collaboratori risultano pienamente legittime e che, pertanto, nella specie, l’impugnato obbligo di restituzione è stato definitivamente annullato dal Giudice Contabile.
Si è ritenuto doveroso, per tutelare l’onorabilità del Gruppo Consiliare scrivente e fornire alla collettività l’esito definitivo della vicenda giudiziaria in parola, rendere pro veritate questa breve ma necessaria comunicazione”