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mercoledė, 13  settembre 2023



09:06:00
Tutti in classe, 7 milioni di studenti rientrano a scuola
Quest'anno il caro vita, inciderà sulla spesa scolastica per il 10% in più rispetto al 2022



Per 7 milioni di studenti, si sono aperte le porte delle scuole di ogni ordine e grado. Nuovo anno scolastico e vecchi problemi: classi pollaio, palestre inesistenti, nuovo pericolo Covid, carenza di personale ATA, carenza di docenti, carenza di docenti per il sostegno (i più “fragili” sono sempre i più penalizzati), il caro vita e il caro scuola.

Quest’anno il caro vita, inciderà sulla spesa scolastica per il 10% in più rispetto al 2022 con cifre che complessivamente superano 1.200 euro per ogni studente; immaginate una famiglia con due o tre studenti e si può capire così anche il fenomeno della dispersione scolastica. Secondo l’ISTAT, sono 1,4 milioni i ragazzi che si trovano in condizioni di povertà assoluta, per loro sarà difficile affrontare una spesa per libri, quaderni, penne, matite e altro materiale scolastico. E’ nata cosi, in alcune grandi città, l’iniziativa benefica “Matita Sospesa”, una raccolta di materiale scolastico destinata ai ragazzi provenienti da famiglie bisognose.

Il caro vita influisce anche sulle scelte dei docenti che con stipendi da 1.200 – 1.300 euro mensili, (31 esimo posto in classifica per gli stipendi[U1]  in U.E.) nelle[U2]  grandi città non sono sufficienti per vivere. Molti docenti hanno così scelto di rimanere Supplenti al Sud, vicino casa, piuttosto che accettare una cattedra a tempo indeterminato al Nord. In Emilia-Romagna, solo 17 docenti su 2137, di cui 1.861 dedicati all’insegnamento di sostegno, hanno accettato la cattedra lontano dalla propria provincia, dicasi altrettanto per la Lombardia dove solo un centinaio su 2.600 sono state le domande di immissione in ruolo. Si intrecciano così due grossi problemi: la carenza di docenti di ruolo e l’esubero di supplenti. I sindacati stimano che per questo anno scolastico saranno circa 200.000 i supplenti impegnanti in tutta Italia.

Ritornando agli effetti del caro vita è chiaro che bisogna cambiare stili di vita e mutare le abitudini di d’acquisto e di consumo, ma ci deve essere sinergia fra tutte le componenti della società. Non è più possibile, da parte dei docenti, il cambio dei testi ogni anno; i libri, che rappresenta la parte più corposa della spesa scolastica, possono avere una valenza di 3 – 4 anni, in modo da poter essere utilizzati da altri componenti studenti della famiglia o essere acquistati, da altri, al mercatino del libro. I vantaggi sarebbero molteplici: risparmio economico, risparmio di carta, di energia elettrica e di abbattimento di alberi.  La sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente si promuovono e si attuano, anche così.


Cataldo Colamartino



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