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venerdė, 29  settembre 2023



12:08:00
Aumento dei prezzi a partire dalla colazione anche in Puglia
Dal +25% del cornetto al +20% del cappuccino



Il caro prezzi si vede dal mattino a partire dalla colazione ‘salata’ per i consumatori pugliesi costretti a pagare il 30% in più già al risveglio ai banchi del bar, per l’impatto del caro prezzi con aumenti che vanno dal +25% del cornetto al +20% del cappuccino, con i prezzi del cibo saliti del +10% nel 2023 per effetto delle tensioni internazionali sul commercio e sulle quotazioni, ma anche di fenomeni speculativi. Secondo Coldiretti Puglia, a farne le spese sono i consumatori che stanno perdendo potere d’acquisto, ma anche allevatori e agricoltori stretti nella morsa degli alti costi di produzione, a cui non corrispondono adeguati compensi.

L’effetto dei rincari si fa sentire – aggiunge Coldiretti Puglia -  sullo zucchero aumentato del 50%, ma anche sul caffè con rincari del 15% e sul latte che sale del 30%, ma l’effetto dei rincari energetici si fa sentire anche su biscotti, pane, burro e marmellate. Il caro prezzi taglia del 5% le quantità di prodotti alimentari acquistate dai cittadini nel 2023 che sono però costretti a spendere comunque il 7% in più a causa dei rincari determinati dall’inflazione.

La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +10% nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount – precisa la Coldiretti – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità.

Ma è una colazione amara anche per gli allevatori e le loro mucche da latte – spiega Coldiretti Puglia – con l’esplosione dei costi di produzione, mentre il prezzo del latte alla stalla scende, con la necessità di attivare controlli serrati lungo la filiera. Cresce anche il prezzo delle farine e dei prodotti da forno, nonostante il crollo del prezzo del grano del 60% rispetto allo scorso anno sui valori al di sotto dei  costi di produzione che mettono a rischio il futuro della coltivazione, proprio quando gli agricoltori hanno dovuto spendere oltre 300 euro in più ad ettaro, mentre il clima pazzo ha fatto crollare la produzione pugliese sotto i 7 milioni di quintali.

Occorre intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti nel sottolineare che è necessario lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.



Redazione



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