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martedė, 12  marzo 2024



14:05:00
Ospedale di Andria, che sia declassato o no di certo mancheranno reparti
Lo chiariscono dalla Regione



Tutto in un pomeriggio, il futuro del nuovo ospedale di Andria da ieri è un po’ meno chiaro, non che prime lo fosse molto. Ma ad alimentare il fuoco delle polemiche la diffusione della notizia del declassamento al primo livello del nuovo nosocomio che sorgerà alla periferia della città pervenuta dalla Prima Commissione consiliare, non sono mancati commenti e repliche. 

Una decisone che ha colto tutti di sorpresa, e che comporta un inevitabile ridimensionamento in termini di specialistiche, mancherà sicuramente cardiochirurgia, personale e appeal. Una struttura, che è stato rimarcato, sarà da 400 posti letto ed ubicata in contrada Macchie di Rose, per la quale si stimano 220 milioni di euro. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Puglia, Francesco Ventola, affermava: “Oggi non è una bella giornata per il territorio della Bat. Apprendiamo con sommo stupore, all’esito dei lavori della commissione Bilancio, che l’ospedale di Andria non sarà più di secondo livello, ma di primo livello». «Insomma - evidenziava Ventola - oltre al danno già rappresentato dai tempi biblici di realizzazione di quest’opera, si aggiunge la beffa di un declassamento che fa rabbia e che è la dimostrazione più lampante, e purtroppo ennesima, del totale disinteresse di Emiliano nei confronti di un territorio che, negli ultimi dieci anni, ha già visto chiudere quattro ospedali e declassarne altri".

Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, ha affermato che verificherà la motivazione e la plausibilità normativa del declassamento dal II al I livello: “Lo verificheremo con attenzione, poiché nel piano di nuova edilizia ospedaliera approvato negli anni 2010-2013, quell’ospedale era programmato di II livello, ossia al servizio dell’intera provincia BAT e come Centro di trauma”. Delucidazioni perverranno dal piano clinico-gestionale. Dovrà essere riavviata la procedura del finanziamento, oggi stimata per circa 220 milioni di euro, a causa della scadenza del vecchio accordo di programma. Il sindaco di Andria, Giovanna Bruno, che non accetta alcuna variazione degli impegni già presi, commentava a caldo: “Per me può chiamarsi in qualsivoglia modo, l’importante è che il nuovo Ospedale della Bat, in territorio di Andria, abbia tutte le caratteristiche del secondo livello, dal numero dei posti letto (confermati in 400) alle specificità dell’offerta sanitaria, con tutte le discipline connesse ad un presidio di secondo livello.”

Nella serata di ieri, è giunta la rettifica da parte dell’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, e del direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro: «Il piano clinico-gestionale, del nuovo ospedale della Bat, tiene conto delle variazioni organizzative intervenute dopo la pandemia nonché dei bisogni di salute della popolazione di riferimento. Il nuovo piano clinico-gestionale contiene tutti i reparti ed i servizi che caratterizzano gli ospedali di II Livello, ad eccezione, al momento della Cardiochirurgia e dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. È stata invece prevista l’attivazione del reparto di Chirurgia Vascolare che eroga prestazioni sostanzialmente sovrapponibili a quelle della Cardiochirurgia ad eccezione, a mero titolo di esempio, dei trapianti e della sostituzione di valvole cardiache nonché l’incremento delle discipline di alta complessità». Palese e Montanaro spiegano: “L’identificazione del livello prescinde dalle attività sanitarie da programmare nel nuovo ospedale. Infatti anche altri ospedali pugliesi, pur non classificandosi di II livello, svolgono un ruolo determinante per la rete assistenziale, proprio perché si tiene conto della integrazione con la rete emergenziale, le reti tempo dipendenti e le reti cliniche e non già della mera classificazione’’.


Michela Alicino



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