Attualita
lunedė, 9 dicembre 2024
14:10:00
Il ricordo di Giacomo Matteotti all'IISS De Nittis di Barletta, con Andrea Franzoso
Lo chiamavano Tempesta. Storia di Giacomo Matteotti che sfidò il fascismo
‘Tempesta’ è il soprannome che Giacomo Matteotti si era guadagnato per il suo carattere energico e combattivo, sin da quando appoggiava le proteste dei braccianti veneti, da socialista votato alla difesa dei lavoratori più deboli, fino alla più rischiosa opposizione allo spettro del fascismo, che gli costò la vita in un tragico pomeriggio di giugno, nel 1924, quando fu rapito, accoltellato e abbandonato senza vita in un fosso alle porte di Roma.
Quest’anno ricorre il centenario dalla sua morte e per l’occasione è uscito a marzo il libro Lo chiamavano Tempesta. Storia di Giacomo Matteotti che sfidò il fascismo di Andrea Franzoso, una prosa avvincente e ben documentata sulle vicende biografiche e politiche di questa figura cruciale della storia italiana, arricchita da estratti di lettere, discorsi e documenti dell’epoca.
L’IISS “Léontine e Giuseppe De Nittis” di Barletta, con il coordinamento della Biblioteca Scolastica Innovativa “Pier Paolo Pasolini”, ha voluto organizzare per i suoi studenti un incontro con lo scrittore, e ha scelto per questo evento una data importante, il 10 dicembre, Giornata mondiale dei diritti umani, istituita nel 1950 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sostenere i diritti fondamentali di ogni persona e combatterne le violazioni in tutto il mondo.
A conclusione di un percorso di studio e riflessione sui temi trattati nel libro, gli studenti del De Nittis potranno dialogare con l’Autore di altri tre best seller dedicati alla promozione dell’educazione civica nella scuola, dalla primaria alle superiori: Il disobbendiente, Viva la Costituzione, Ero un bullo. L’esempio di Giacomo Matteotti, simbolo di coraggio e resistenza in nome delle libertà personali e di una società onesta, democratica, libera dal sopruso e dal malaffare, vuole essere lo spunto per riflettere, insieme ad Andrea Franzoso, sulla necessità di considerare la vita di questo valoroso Italiano un faro per il nostro presente, dilaniato da ingiustizie sociali, violenza e dilagante autoritarismo.
Avvicinare i giovani a Matteotti, a quello che rappresenta, rientra nell’opera di sensibilizzazione all’impegno per la collettività, portata avanti dal Dirigente Scolastico Antonio Francesco Diviccaro, insieme a tutta la comunità educante dell’Istituto De Nittis. La commemorazione proseguirà venerdì 13 dicembre con la partecipazione di alcune classi al Corteo per il centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti con svelamento in un’aiuola dei Giardini De Nittis di una targa intitolata al deputato scomparso. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato cittadino per il centenario del rapimento e uccisione di Giacomo Matteotti di Barletta, al quale aderiscono numerose associazioni democratiche e antifasciste della Città e della provincia BAT.
“Vorrei avere dieci vite; e una ne darei anche all’ozio, al sogno, perché essa soltanto potrebbe bene riassumere le altre nove in ciò che compirono, prepararle a ciò che intraprendono.” Parole rivolte, in una lettera, al grande amore della sua vita, la moglie Velia, e forse un po’ anche, senza saperlo, ad ogni giovane vita che si approssimi all’età adulta.
Redazione