Attualita
domenica, 2 febbraio 2025
10:42:00
OAP assente ad incontro ambiente, le precisazioni del presidente Cianci
La risposta all'Assessora Riefolo
"Polvere rossastra rinvenuta in via Misericordia. Precisazioni sulle dichiarazioni dell’assessora Annamaria Riefolo.
Egregio Sig. Sindaco,
dopo aver ascoltato le dichiarazioni della assessora Annamaria Riefolo, rilasciate ad Amica9 TV, credo sia necessario ed opportuno un chiarimento, anche in Suo favore, quale responsabile principale della nostra salute.
In primo luogo, la Riefolo afferma di aver inviato l’invito per l’incontro con le associazioni dalla propria email- istituzionale all’indirizzo esistente sulla pagina fb di OAP. L’assessora sa benissimo, poiché creato anche da lei, essendo tra i fondatori di OAP, e dal regista Daniele Cascella, che quell’indirizzo è inattivo ovvero non è stato mai attivo. L’indirizzo e-mail di OAP è stato comunicato alla segreteria comunale diversi anni addietro, quindi, sarebbe bastato chiedere agli addetti e non fare una ricerca su una pagina fb. Pagina, tengo a precisare, che fino a ieri primo febbraio, era amministrata anche dalla stessa Riefolo, come dal suo fedele presidente di legambiente, Raffaele Corvasce. L’assessora mente sapendo di mentire? Oppure, dobbiamo credere che faccia personalmente delle ricerche spicciole su fb per individuare la email delle associazioni, invece di rivolgersi agli impiegati preposti al Palazzo di città, per inviare gli inviti alle associazioni?
Su questo possiamo anche passare oltre perché la cosa più grave è la seguente!
Il comunicato ai cittadini sulle polveri rosse, avrebbe dovuto essere fatto in maniera corretta, precisa e genuina, al fine di evitare fraintendimenti nei quali possono cadere tutti i cittadini, compreso Lei Sig. Sindaco. Infatti, l’assessora nell’immediatezza e successivamente, ha dichiarato che gli interventi sui luoghi delle polveri è avvenuto dopo l’esposto di legambiente, associazione ambientalista, presieduta da Raffaele Corvasce, della quale lei è stata vicepresidente fino a prima della prima nomina di assessore. Poi, ha dichiarato di aver lavorato, in maniera indefessa, di concerto con i tecnici dell’ARPA, interpellati per effettuare le analisi.
Più volte intervistata, ha dichiarato che per conoscere l’esito delle analisi occorreva un po’ di tempo, invitandoci ad avere pazienza e soprattutto, cosa gravissima, tacciando la nostra associazione, composta da migliaia di cittadini, di caccia alle streghe e di voler obbligatoriamente apparire.
Finalmente, le analisi sono state ultimate ma, con nostro stupore, al momento di conoscere l’esito, ha lasciato intendere che ci sarebbe stato un divieto da parte della Procura di Trani nei confronti dell’ARPA, alla pubblicazione delle medesime e ciò anche contro la convenzione di Aarhus, che sancisce il diritto alla informazioni ambientali e per la quale “ogni cittadino ha il diritto di ottenere informazioni sull’ambiente dalle autorità pubbliche, senza dover giustificare il motivo della domanda”. Questo suo dire ci ha lasciato completamente spaesati, in quanto non riuscivamo a spiegarci, tecnicamente, tale provvedimento e pensavamo a chissà quale problematiche ci fossero state tra l’ARPA e la Procura medesima. Poi, dopo gli approfondimenti, che noi siamo abituati a fare da sempre, la spiegazione è stata chiara. L’ARPA ha svolto correttamente il proprio lavoro. In quanto, la Polizia Giudiziaria, di sua iniziativa e prima dell’esposto di legambiente, a firma di Raffaele Corvasce, ha attivato le indagini necessarie per appurare la incresciosa vicenda, trasmettendo il tutto alla Procura ed incaricando l’Ente Regionale, di svolgere l’attività di campionamento. Pertanto, correttamente, tale campionatura deve essere data alla Autorità richiedente e non all’assessora o al Sindaco, che a loro volta per notiziare i cittadini debbano fare apposita istanza. Un plauso va quindi, esclusivamente alla PG, in questo caso ai nostri VVUU ambientali ed al loro Comandante.
Ora è legittimo chiedersi se le notizie date dall’assessora siano state date con cognizione di causa, per lodare una associazione e conferire a questa l’esclusiva o per ignoranza della procedura?
Riteniamo che Lei, signor Sindaco sia caduto nella nostra stessa confusione per quanto suesposto e pertanto rappresentiamo essenziale, a questo proposito, data la delicatezza dei fatti, che l’assessora debba dimettersi, per la seconda volta, da un incarico così importante e delicato, in una città ad alta criticità ambientale."
Redazione