Una corsa contro il tempo e un finale a lieto fine per una bambina di appena 14 mesi, arrivata in condizioni disperate all’ospedale Giovanni XXIII con un corpo estraneo bloccato in gola. A salvarle la vita è stato un intervento d’urgenza, preciso e tempestivo, eseguito dall’equipe di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Bari. La piccola era giunta in pronto soccorso completamente afona, sintomo allarmante di un possibile blocco delle vie aeree. I primi esami radiografici non avevano evidenziato nulla, ma la valutazione clinica ha spinto i medici ad approfondire. Una videofibrolaringoscopia ha rivelato la presenza di un corpo estraneo incastrato tra le corde vocali, nella delicatissima area glottica. Immediato il trasferimento in sala operatoria. Qui, il dottor Luigi Madami, dell’equipe guidata dal professor Nicola Quaranta, con l’assistenza degli specialisti Francesco Barbara, Alessandro Alvino e dell’anestesista d’urgenza Annarita Pennelli, ha eseguito l’estrazione del frammento – una scheggia di plastica – con l’aiuto di un videolaringoscopio, senza ricorrere alla tracheotomia. Grazie alla tempestività dell’intervento e alla competenza del team, le vie aeree sono state liberate in sicurezza. La bambina è stata poi trasferita in rianimazione, dove è stata estubata senza complicazioni. Oggi è già a casa, in buone condizioni, con i suoi genitori che possono tirare un sospiro di sollievo.