Attualita
mercoledė, 16 gennaio 2019
11:42:00
“Andate in Europa e visitate i luoghi delle istituzioni europee"
Così il sindaco Cannito agli studenti del Liceo “Staffa” di Trinitapoli
“Andate in Europa e visitate i luoghi delle istituzioni europee, vi renderete conto della bellezza, dell’importanza e della grandezza dell’Europa perché siete giovani e tocca voi seguire l’esempio dei padri fondatori dell’Europa, di Altiero Spinelli, il cui nonno Alessandro era barlettano, Alcide De Gasper, Robert Shuman e degli altri”. Lo a detto stamani il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, incontrando a palazzo di città una scolaresca del vicino comune di Trinitapoli, la classe IV del Liceo “Staffa”, che ha intervistato il primo cittadino su temi legati all’Europa nell’ambito di un progetto di alternanza scuola – lavoro, a cura della docente Maria Grazia Miccoli e del giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe Dimiccoli.
“L’Italia è uno dei paesi più belli dell’Unione europea, ma mi piace molto Parigi perché è una città europea, cosmopolita e accogliente e anche io mi sento un cittadino europeo”, ha risposto il sindaco Cannito agli studenti, che gli hanno chiesto anche dei progetti europei attivi nel comune di Barletta in questo momento e di quelli prossimi. Il sindaco ha spiegato loro quanto sia fondamentale il partenariato europeo sui temi dello
sviluppo, dei servizi e della cultura. Le altre questioni affrontate hanno riguardato l’immigrazione, l’ambiente, la violenza di genere e la necessità della parità fra uomini e donne, la guerra".
“L’Europa, da quando è nata, è stata un antidoto alle guerre – ha detto il sindaco ai ragazzi – e questo non vi sembri scontato perché la democrazia non lo è. Perciò siate cittadini europei, chi dice di uscire dall’Europa vuole portarci indietro! Ciò non vuol dire che non vi sia necessità di migliorare tante cose e questa sarà una vostra responsabilità”. L’incontro si è concluso con il dono di un volume, dal titolo “Noi e l’universo”, da parte del dirigente scolastico, il professor Carmine Gissi, al sindaco e con una foto ricordo.
Redazione