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mercoledė, 22  gennaio 2020



12:23:00
Agricoltura sostenibile, accordo tra CIHEAM e TIMAC
Coinvolto anche lo stabilimento di Barletta



Il CIHEAM (Centre lnternational de Hautes Études Agronomiques Méditerranéennes – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari) ha siglato nei giorni scorsi il primo partenariato con un’azienda privata, Timac Agro Italia, società specializzata nella nutrizione vegetale, filiale italiana del multinazionale Groupe Roullier. L’accordo si fonda su quattro pilastri: ricerca, sviluppo, sostenibilità e innovazione.


Il CIHEAM è un'organizzazione intergovernativa mediterranea impegnata dal 1962 nello sviluppo sostenibile dell'agricoltura e della pesca, nella sicurezza alimentare e nutrizionale e per le aree rurali e costiere. Composto da 13 stati membri (Albania, Algeria, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia), ha la sua sede operativa a Parigi e opera attraverso i suoi 4 istituti a Bari (Italia), Chania (Grecia ), Montpellier (Francia) e Saragozza (Spagna). 


Il Centro Internazionale di Studi Agronomici Mediterranei (CIHEAM) si occupa, tra l’altro, di disseminazione delle conoscenze e diffusione della cultura della cooperazione internazionale come fattori determinanti per lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura mediterranea, miglioramento quanti-qualitativo delle produzioni, sviluppo socio-economico e coesistenza solidale dei popoli mediterranei. Nel 2016 ha presentato inoltre la propria "Agenda Strategica 2025”, articolata in quattro missioni principali: protezione del pianeta, sicurezza alimentare e nutrizionale, sviluppo inclusivo, crisi e resilienza.


Timac Agro Italia è una società attiva nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti all’avanguardia. Grazie al supporto del CMI (Centro Mondiale per l’Innovazione), il più grande centro ricerca privato in Europa di proprietà del Groupe Roullier di cui Timac Agro Italia è filiale italiana, due stabilimenti di produzione in Italia (Crema e Barletta) e oltre centocinquanta agronomi sul territorio a supporto delle aziende agricole, si colloca quale interlocutore leader del settore.


Per Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari, l’accordo con Timac Agro Italia è un’opportunità di rafforzamento della collaborazione con il settore privato e arricchisce la rete di ricerca del CIHEAM Bari su diversi temi di agricoltura sostenibile, per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità stabiliti dalla strategia decennale CIHEAM (CAPMED2025) basati sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite.


Per Pierluigi Sassi, amministratore delegato di Timac Agro Italia, “il CIHEAM e Timac Agro Italia hanno una visione totalmente allineata dell'agricoltura e del suo sviluppo ed è per questo motivo che abbiamo voluto fortemente avviare questa collaborazione, orientata a favorire l’integrazione delle conoscenze su diversi temi di sviluppo sostenibile, per meglio contribuire  al perseguimento degli OSS stabiliti dalle Nazioni Unite. Siamo orgogliosi di essere il primo partner privato con cui questa organizzazione intergovernativa così importante firma un accordo di partenariato strategico”.


Il partenariato tra TIMAC AGRO e CIHEAM Bari, della durata di 5 anni, si inquadra nel percorso strategico di Ricerca e Sviluppo avviato dall’azienda guidata in Italia da Pierluigi Sassi che, già leader nella nutrizione vegetale, ambisce a diventarlo anche nell’ambito della ricerca e innovazione. Negli ultimi mesi sono stati infatti firmati protocolli di intesa con l’Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM), l’Università degli Studi di Bologna (UNIBO) e l’Università degli Studi di Camerino (UNICAM).


Timac Agro Italia e CIHEAM collaboreranno nell’organizzazione di corsi di perfezionamento, formazione permanente, aggiornamento professionale, convegni, nello svolgimento di esercitazioni, tesi e progetti; nella realizzazione di pubblicazioni scientifiche e l'esecuzione di ricerche e studi, anche a completamento delle attività didattiche per la partecipazione a progetti di ricerca e richieste di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo, tramite la partecipazione a bandi del Programma Operativo Nazionale, del Fondo Sociale Europeo o di altri programmi di comune interesse, nella ricerca di ulteriori intese con altre università, centri di ricerca ed istituti pubblici e privati nella promozione di conferenze, incontri, seminari e scambi culturali nel campo della ricerca applicata e della cooperazione in campo agricolo e nel finanziamento di borse di studio per ogni forma di attività didattica nonché di borse di dottorato e post-dottorato. 


Tra i progetti in cantiere nel prossimo futuro – spiegano Raeli e Sassi – l’opportunità di cofinanziare una borsa di studio destinata a dottorandi in Agraria che produrranno una tesi sulla coltivazione sostenibile della barbabietola. Una scelta in continuità con la partnership di “One Planet (10YFP) – Sustainable Food Systems (SFS) Programme”, il programma delle Nazioni Unite, cui già aderisce Timac Agro Italia, che mira a garantire dei modelli di consumo alimentare e produzione più sostenibili.
 


Redazione










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