Nel 2017 numerosi sono stati i casi di sovrandebitamento affrontati dal Movimento Consumatori Puglia che è riuscito a donare una nuova serenità alle famiglie coinvolte grazie alla applicazione della legge 3/2012 “Sovraindebitamento” che, se attuata, è una salvezza per famiglie e gli imprenditori in difficoltà.
“In questo particolare momento di crisi economica – spiega il presidente del Movimento Consumatori Puglia, Bruno Maizzi -, si stima che il 60% delle famiglie italiane, si ritrovano in stato di insolvenza con Banche, Finanziarie, Equitalia, Enti e soggetti pubblici e privati a seguito dei troppi impegni finanziari, loro malgrado assunti, nel corso degli anni, determinando una sorta di squilibrio tra l’attivo ed il passivo”. Infatti con il termine “sovraindebitamento” si intende il perdurante squilibrio tra il patrimonio liquidabile e le obbligazioni contratte, tali da impedire al soggetto di adempiere alle stesse attraverso mezzi ordinari.
“Si tratta di casi – continua il presidente Maizzi – in cui a fronte della perdita del lavoro di uno dei coniugi o alla avvenuta riduzione dello stipendio o ancora per gravi motivi improvvisamente occorsi, il soggetto che è stato portato e indotto ad indebitarsi più del dovuto, si ritrova con uno stipendio o reddito che non gli consente di poter vivere dignitosamente ed onorare nel contempo gli assunti impegni finanziari. Ovviamente gli aventi diritto “i creditori”, non possono attendere il suo ritorno in bonis, non possono attendere che la sua situazione economica volga al meglio, non possono non far valere i loro diritti, e quindi si vedranno costretti ad agire nelle più opportune sedi per assicurarsi la restituzione del credito vantato. Spesso il soggetto, dopo una vita di sacrifici è proprietario dell’immobile in cui vive, e su questo che i creditori avranno la possibilità di rifarsi. Poco importa se è l’abitazione in cui lui vive, poco importa se a seguito di vendita all’asta, il suo nucleo familiare non saprà dove abitare, poco importa se sono presenti minori in età scolare, anziani e/o disabili, il bene immobile viene dapprima pignorato e poi, attraverso una procedura, ad oggi più snella e veloce, viene venduto all’asta per il soddisfo dei debiti contratti. Il più delle volte, la vendita all’asta del bene non riesce neppure a soddisfare il 50% dell’intera debitoria, ed il debitore, dopo aver perso il suo unico bene, si ritrova comunque ad essere ancora debitore per la restante non soddisfatta parte”. Situazioni che determinano nei soggetti più deboli, o meglio nei soggetti che hanno un alto grado di moralità, il compimento di estremi gesti. “Purtroppo sempre maggiori – conclude il Presidente Bruno Maizzi -, nell’ultimo periodo, sono i casi di suicidio registrati in Italia. Ecco perché la Legge 3/2012 "comunemente detta legge antisuicidio" viene definita una mera ancora di salvezza per chi, pur operando con diligenza è caduto suo malgrado in disgrazia. Non è rivolta solo al consumatore operaio e/o impiegato, ma anche ad artigiani, agricoltori ed a tutti quei soggetti a cui è preclusa la possibilità di accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare”. Impiegati, artigiani o imprenditori in difficoltà potranno recarsi presso una delle Sedi del Movimento Consumatori chiamando il numero 338.7979600 o rivolgersi a puglia@movimentoconsumatori.it per eseguire gratuitamente una pre-analisi dell’intera situazione debitoria, al fine di determinare la meritevolezza del soggetto sovraindebitato. Se questa avrà esito positivo, si procederà ad istruire la pratica ed inoltrarla al Tribunale competente.