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martedì, 27  ottobre 2020



08:05:00
Programma della Regione Puglia dei prossimi 5 anni: ecco i principali punti
Sostenibilità ambientale, economica e sociale i temi su cui c'è convergenza tra centrosinistra e M5S



È durato 4 ore l’incontro organizzato oggi dal Presidente Michele Emiliano con i deputati, i senatori e gli europarlamentari eletti in Puglia che sostengono il Governo Conte per avere un confronto sul programma della Regione dei prossimi 5 anni.
 
“È stata una giornata estremamente interessante – è il commento del presidente Emiliano - abbiamo ottenuto molti spunti di lavoro per predisporre le linee guida che presenterò al nuovo Consiglio regionale della Puglia, quando verrà insediato, e soprattutto ci siamo resi conto dell’importanza che ha il buon accordo tra la Regione Puglia e il Governo nelle cose di tutti i giorni, ma anche nelle questioni strategiche. Oggi abbiamo dato un buon esempio di una politica intelligente, che non è fondata sul conflitto per partito preso ma che, sulla base di un programma condiviso, sceglie la strada della leale collaborazione”.


Durante il corso della riunione Emiliano ha fatto notare che “I due programmi presentati per la Puglia, dal centro sinistra e dal Movimento 5 Stelle, sono molto simili. Inoltre
con il Governo in carica noi riusciamo a discutere e sovente a trovare un punto comune, che ci consente alla volte di realizzare comuni visioni politiche. Questo è un elemento che tranquillizza la comunità pugliese, anche perché la Puglia vuole collaborare a mantenere vivo e vitale il rapporto col Governo in carica, ridurre al massimo gli eventuali elementi di conflitto come accaduto con gli esecutivi precedenti, in modo poi da applicare tutta l’energia di cui siamo disponibili su obiettivi comuni”.
 
Emiliano ha illustrato, con il supporto di slide (in allegato), il programma dei prossimi 5 anni, scritto dai pugliesi in maniera partecipata, e ha anche evidenziato una serie di punti comuni tra le linee guida per la Puglia del centro sinistra e quelle del Movimento 5 Stelle. 
 
“La Puglia- ha detto Emiliano nel corso del suo intervento - ha realizzato investimenti in tutti i settori produttivi più importanti e quindi riteniamo di aver fatto un buon lavoro. Ma possiamo fare molto di più, questo è il leit motiv dei prossimi 5 anni. Abbiamo fatto bene ma potevamo fare molto di più se avessimo avuto, come avviene da qualche mese a questa parte, una maggiore collaborazione da parte del Governo centrale”.
 
Passando in rassegna i contenuti: “La questione climatica con il Green New deal è per noi centrale - ha detto -  Pensiamo che questo sia il futuro della nostra economia e che decarbonizzazione, transizione energetica ed economia circolare siano i punti fondamentali da rispettare. Questa è una delle questioni sulle quali anche il Governo nazionale è maggiormente impegnato, nello specifico in Puglia, e quindi comprenderete l’importanza di condividere le politiche tra quelle nazionali e quelle locali. Noi dovremo scrivere una legge sull’economia circolare pugliese che sia poi il modo non solo per riciclare i rifiuti ma anche per uscire dalla crisi economica nella quale ci troviamo. E soprattutto intendiamo attuare una politica energetica che tenga conto della deprivazione e della povertà. Importante il riuso delle acque: avere il mare più pulito d’Italia grazie alla depurazione è stata una bella soddisfazione, adesso dobbiamo fare in modo di riutilizzare al meglio quell’acqua depurata”.
 
Sull’agricoltura “vogliamo superare la crisi che abbiamo avuto con l’erogazione tradizionale dei fondi del Psr attraverso i bandi, con conflitti e i contenziosi giudiziari e vorremmo utilizzare una modalità più vicina a quella usata da Puglia Sviluppo per le aziende non agricole. E soprattutto dobbiamo attuare una connessione tra l’agricoltura tradizionale e le filiere di prodotto, commerciali o industriali. Questo è un impegno che ci hanno chiesto tutte le organizzazioni agricole”.
 
 “Noi siamo dell’idea che le istituzioni, lo stato di diritto, la scuola, le fonti energetiche, l’acqua, debbano avere una fortissima connotazione pubblica perché devono essere accessibili a tutti – ha sottolineato Emiliano - È un ‘luogo’ che si allarga, non si stringe, perché la globalizzazione ha messo nell’angolo decine e decine di soggetti della nostra società. C’è da cambiare probabilmente anche il nostro modo di intendere il sostegno al contrasto della povertà, dobbiamo promuovere le politiche attive del lavoro, attuare un programma contro la denatalità, con asili nido per tutti. Insisteremo con reddito di cittadinanza e reddito di dignità. Quest’ultimo è diventato, proprio alla luce del reddito di cittadinanza, uno strumento molto versatile che addirittura ci consente ogni anno di cambiare l’obiettivo. Lo abbiamo utilizzato per sostenere i caregiver per le famiglie che hanno disabilità gravi e gravissime, a favore delle donne oggetto di violenza che hanno dovuto abbandonare il luogo di vita familiare”.
 
 “Vogliamo agevolare il rientro dei pugliesi, quelli che sognano di tornare a casa, ma anche attrarre talenti dal mondo, non solo pugliesi. Vorremmo quindi creare un bonus casa per l’autonomia dei giovani. Per noi la formazione – ha aggiunto - rimane uno degli investimenti principali, non solo pubblico ma anche delle famiglie pugliesi. Dobbiamo fare in modo che questo investimento non ci scappi via ed è per questo che abbiamo sostenuto le università pugliesi. Per esempio le facoltà di Medicina, il raddoppio delle scuole di specializzazione. Siamo disponibili a continuare soprattutto per ottenere quelle professionalità come i medici che in questo momento ci mancano.
 
“Insistiamo per arrivare al 70% di raccolta differenziata nei prossimi 5 anni. Altro obiettivo importante è quello di diminuire le perdite delle reti idriche, che peraltro è un obbligo di legge, e lo vogliamo fare attraverso il massimo della professionalità disponibile sul mercato perché ci siamo accorti che la ricerca perdite delle reti idriche era anche un ‘affare’ per chi poi quelle perdite in realtà non riusciva a ripararle mai. I 4 milioni di alberi in più che stiamo prevedendo per la riforestazione urbana sono destinati in gran parte alla ricostruzione del paesaggio delle province di Taranto, Brindisi e Lecce nelle aree più colpite dalla xylella”
 
Emiliano ha parlato dei risultati ottenuti in  materia di cultura e turismo, “successi che ci fanno pensare che dobbiamo insistere sulla destagionalizzazione”
 
“Dobbiamo investire moltissimo sul digitale, ma anche qui abbiamo bisogno di una connessione forte tra le politiche nazionali e quelle regionali. Il potenziamento degli ITS in ambito ICT è importante perché come è noto noi facciamo fatica a trovare alcuni tipi di professionalità ed invece ne abbiamo tante che non hanno mercato, quindi bisogna riequilibrare. Sull’innovazione nell’ambito medico, sta per partire la facoltà biomedica a Lecce, credo già da quest’anno, e questo servirà a formare dei medici che saranno anche degli infermieri per la costruzione della medicina del futuro.
 
“Stiamo per investire nella rete ospedaliera una delle somme più alte mai investite fino ad oggi. Purtroppo le strutture ministeriali sono ancora legate al terrore che le Regioni sfondino il bilancio e facciano operazioni sbagliate. Con questi meccanismi di ipercontrollo centralizzato, l’adattamento e gli investimenti nella rete ospedaliera diventano difficili. La Puglia, a causa delle problematiche del passato, era una sorvegliata speciale. Noi abbiamo risanato la sanità pugliese dal punto di vista economico, l’abbiamo fatta risalire nei livelli essenziali di assistenza. La Corte dei Conti ci dice che abbiamo fatto calare la spesa farmaceutica che era uno dei punti di debolezza della Regione Puglia, abbiamo creato un centro di acquisti generale per tutti i servizi e i farmaci che ci ha fatto risparmiare decine di milioni di euro, ma adesso abbiamo bisogno di quella autonomia che io chiamerei la parità delle armi, cioè: a parità di obiettivi, il nostro sistema sanitario deve avere lo stesso personale e gli stessi soldi delle altre regioni. Ricordo, per esempio, che la Puglia rispetto all’Emilia Romagna ha circa 350 milioni in meno dal fondo sanitario nazionale, 15mila addetti in meno. È come giocare una partita di calcio in 7 contro 11”.
 
“Sono molto orgoglioso – ha detto Emiliano in conclusione del suo intervento - che la Regione Puglia abbia varato una legge sulla partecipazione molto avanzata che, mi auguro, possa consentirci di attuare passo dopo passo, il più velocemente possibile, tutti i diritti di cittadinanza, a partire dalla parità di genere. Ci accorgiamo che ancora oggi per le donne è difficile l’accesso ai ruoli direttivi, è difficile l’accesso ai posti di lavoro di maggior prestigio. Noi vorremmo rivedere la legge elettorale, rivedere lo statuto, per attuare una parità di genere in tutti gli organismi”.
 
La riunione si è svolta in videoconferenza e ha visto la partecipazione di:
 
Deputati PD - Marco Lacarra, Ubaldo Pagano, Alberto Losacco
Senatori PD - Assuntela Messina
 
Europarlamentari M5S - Chiara Gemma, Rosa D’amato, Mario Furore
 
Deputati M5S - Mara Soave Alemanno, Giovanni Luca Aresta, Leonardo Donno, Francesca Galizia, Giorgio Lovecchio, Anna Macina, Francesca Troiano, Giovanni Vianello 
 
Senatori M5S - Gianmauro Dell’Olio, Daniela Donno, Marco Pellegrini, Mario Turco (Sottosegretario), Bruna Piarulli
 
Deputati Gruppo Misto - Rosalba De Giorgi, Alessandra Ermellino, Paolo Lattanzio 
 
Senatori Gruppo Misto - Maurizio Buccarella
 


Redazione



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