Attualita
mercoledė, 2 dicembre 2020
17:29:00
L'origine del cognome Filannino: le tracce nella chiesa San Giacomo di Barletta
Il prof. Michelangelo Filannino: "È fra i cognomi più diffusi insieme a Doronzo e Rizzi"
È difficile trovare a Barletta un condominio o, a scuola, una classe in cui manchi un Filannino. È fra i cognomi più diffusi fra i 97.000 barlettani. Al primo posto troviamo Doronzo, Rizzi e al terzo Filannino.
Provando ad indagare sull’origine di questo cognome, qualcuno si avventura in una possibile derivazione dal greco philos, che significa “amico” o “amante” (di cosa poi non si capisce); ma, si sa, l’etimologia è terreno insidioso.
Oggi, però, posso dire con fiducia di aver individuato l’origine del mio cognome. Lo devo all’amico Giuseppe Sfregola che, a sua volta alla ricerca dell’origine del proprio cognome, ha esaminato per almeno due anni, con pazienza certosina e tanta passione, l’intero corpus dei registri parrocchiali della chiesa di San Giacomo.
Conviene ricordare che gli uffici anagrafici comunali come li conosciamo oggi risalgono agli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia. Prima di allora, come disposto dal Concilio di Trento nel 1563, erano i parroci a redigere “lo stato delle anime”, cioè a censire casa per casa i “fuochi”, i nuclei familiari dei propri parrocchiani.
In San Giacomo troviamo l’anagrafe dei residenti nel cosiddetto “Borgo”, anno per anno; i nati, i battesimi, i matrimoni, i morti. Scorrendo pazientemente i documenti, Giuseppe Sfregola è riuscito a soddisfare la mia curiosità. Possiamo dire, infatti, con una certa sicurezza che “Filannino” deriva da Ferrandina, cittadina lucana in provincia di Matera. Il parroco, censendo, registrò anno dopo anno le stesse famiglie di volta in volta con il cognome Ferrandina, Ferlandina, Fellannina, Fellannino, Filandino, Filanino, Filannino: questo risulta dai registri. Dunque, il cognome Filannino risulta dalla progressiva e multiforme corruzione del toponimo Ferrandina.
Peraltro non si tratta dell’unico cognome in uso a Barletta derivante dal nome di località lucane: abbiamo anche Matera, Pomarico, Gorgoglione, Tolve, Barile, Carbone.
Una piccola curiosità: la “felandina” o “ferlandina” è un tessuto di lana che era molto richiesto nel Regno di Napoli ed in particolare dall’Ordine domenicano. Si produceva a Ferrandina: chissà che i Filannino non vennero a Barletta proprio per questo!
Prof. Michelangelo Filannino
Redazione