"Le norme che non consentono ad una parte di piccoli imprenditori e artigiani di lavorare sono offensive". I commercianti delle Strade dello Shopping della sesta provincia pugliese scrivono una lettera aperta ai sindaci del territorio.
Sono le attuali norme per contrastare i contagi. Sono talmente tante le regole anti contagio e talmente tante le eccezioni che consentono di aggirarle, che le zone rosse nate per contrastare i contagi non contrastano proprio nulla. Ovunque, anche nelle zone rosse - solo di nome - la vita lavorativa scorre tranquilla per tutti, tranne che per le poche categorie costrette a restare chiuse.
È la disparità di trattamento che lo Stato sta attuando tra cittadini, garantendo dopo un anno di pandemia da una parte eguale reddito a tutto il settore pubblico, che nessun danno economico ha subìto dalla pandemia, e dall'altra impoverendo drammaticamente solo una piccola parte del settore privato, tessuto di primaria importanza economica, grazie al quale centinaia di migliaia di famiglie traggono il loro reddito di sostentamento. L'ultima beffa è il recente DL Sostegni che si è dimostrato completamente inadeguato a dar respiro alle imprese ormai stremate e che hanno diritto a ristori che ripaghino le effettive perdite subìte.
L'art. 3 della Costituzione italiana recita così: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale". I commercianti e i piccoli imprenditori a cui oggi viene negato il sacro diritto al lavoro, non hanno parità sociale rispetto a tutti gli altri italiani ai quali è stato garantito in pieno il lavoro e la tenuta del loro reddito. La chiusura dei nostri negozi e delle tante imprese artigiane ha generato enormi danni, i ristori devono essere veri, pari alle perdite subìte e immediati.
È la perseveranza con cui si continua a sbagliare con una politica che decide e non decide. Le chiusure dovevano essere decretate per tutti e non solo per pochi, come nel lockdown del 2020 che è stato vero ed efficace. Tant'è che i dati parlano chiaro e dopo 25 giorni di zona rossa rinforzata, l'unica cosa che si è rinforzata sono i dati negativi del contagio.
L'incapacità di prendere decisioni drastiche ha generato innumerevoli concessioni di apertura, innumerevoli occasioni di aggirare i divieti di uscita, e da ultimo la naturale impossibilità di controllare i cittadini che non rispettano le regole anti contagio, essendo infinite le possibilità di uscire di casa.